
A Milano tutti devono poter fatturare.
È stata inaugurata lo scorso sabato 7 settembre, alla presenza del Sindaco Beppe Sala, la prima scuola post diploma in Italia per aiutare i ragazzi affetti dalla sindrome di Asperger a inserirsi nel mondo del lavoro, sperimentando percorsi di autonomia.
Si chiama Scuola Futuro Lavoro e si trova in via Ondina Valla 2 angolo viale Cassala 48/1, ed è un progetto ideato e finanziato dall’imprenditore Massimo Montini, che ha un figlio con la sindrome di Asperger.
Momento Treccani: la sindrome di Asperger è un disturbo pervasivo dello sviluppo, annoverato fra i disturbi dello spettro autistico, che non comporta ritardi nell’acquisizione delle capacità linguistiche né disabilità intellettive, ma gli individui portatori presentano una persistente compromissione delle interazioni sociali, schemi di comportamento ripetitivi e stereotipati, attività e interessi in alcuni casi ristretti.
FYI: un botto di personaggi storici fondamentali, roba tipo Newton, Darwin, Alan Turing, Nikola Tesla, secondo diversi studi avrebbero avuto questa sindrome, mentre oggi sappiamo che è stata diagnosticata ad esempio a Susanna Tamaro e Greta Thunberg. Insomma, va affrontata e gestita, perché questi ragazzi di capacità ne possono avere più di quante si possa immaginare. Ecco.

Gli organizzatori di Scuola Futuro Lavoro la definiscono una scuola-azienda con corsi e laboratori di graphic design, videomaking, web design, digital fabrication, con personale educativo specializzato e una collaborazione con la Naba, la nuova accademia di belle arti. Sei corsi, dodici partecipanti a ogni corso e una struttura che risponde alle esigenze degli studenti, con tanto di stanza insonorizzata, di decompressione per i ragazzi che durante le ore di lezione sentissero il bisogno di isolarsi.
L’obiettivo finale del progetto è ben chiaro: aiutare questi ragazzi a inserirsi nel mondo del lavoro, sperimentando percorsi di autonomia e migliorando le relazioni con gli altri.
Forza bagai, ora avete una struttura in più e il sostegno di tutti. Perché lo sbatti di un meeting alle 18, prima o poi, toccherà tutti.
Seguici anche su Instagram, taaac!