Lo so. La parte più imbruttita di noi ha celebrato la lettura di questa notizia con un balletto a metà strada tra il Triccheballacche e Danza Kuduro.
Da sempre il rapporto tra l’Imbruttito al volante e le due ruote è di quelli conflittuali. Entrambi riluttanti ad accettare la presenza dell’altro in quel magico microcosmo chiamato la strada per andare a fatturare.
Poi ci calmiamo, facciamo un bel respiro e ci rendiamo conto di come questa non possa essere una notizia degna di una città all’avanguardia come Milano.
Secondo i dati riportati dal censimento annuale di Fiat Milano Ciclobby, il calo dei ciclisti si attesterebbe intorno all’8%. Attenzione: la rilevazione è avvenuta nel corso di una sola giornata e i dati vanno interpretati non come scientifici ma piuttosto come indicativi di un potenziale trend.
Sì, ma come mai si pedala di meno?
Stando alla nota allegata alla pubblicazione dei dati, Ciclobby sottolinea come la causa sia “la debole attuazione di politiche legate alla promozione della bicicletta e al riequilibrio dello spazio pubblico in favore della mobilità attiva”.
Non è tutto. Se da un lato l’associazione auspica il rafforzamento di politiche e strutture, dall’altro invita l’Amministrazione ad adoperare “un sistema di monitoraggio diffuso e continuo della ciclabilità”, in modo da poter ben valutare l’efficacia di tali interventi.
Coraggio Imbruttiti. Da fatturare a pedalare il passo potrebbe essere meno traumatico del previsto!
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