Quando si tratta di cibo, le novità e le stranezze sembrano non finire mai. Per gli amanti della cucina giapponese – che ormai di diritto si è inserita nelle preferenze gastronomiche degli italiani – l’ultima frontiera è il sushi d’oro.
L’idea nasce a Porto Cervo, dallo chef Roberto Okabe, che ama definirsi animato da “Hardware giapponese, Software brasiliano”, perché nato a San Paulo da genitori giapponesi. Nel suo Finger’s Garden, con sede anche a Milano e Roma, oggi è possibile ordinare sushi e sashimi d’oro.
Un’idea nata per soddisfare la richiesta di un ricco cliente che voleva una cena con elementi d’oro, che ha spinto lo chef a ideare un menù a base di sushi con foglie d’oro all’interno di ogni piatto.
Piatti che oggi chiunque può ordinare. E no, non si tratta di scelte fuori dalla portata della maggior parte di noi, purché si rinunci alle classiche abbuffate tipiche degli All you can eat. Un piatto con 3 nighiri luccicanti, infatti, costa circa 30 euro, anche se il prezzo varia a seconda degli ingredienti.
E se siete amanti del sushi fai da te, rinunciate subito all’idea di farlo a casa. L’oro, per essere commestibile, necessita infatti di un trattamento particolare. Non vi basterà grattugiare il vostro vecchio braccialetto della comunione…
Articolo scritto da Francesca Solazzo
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