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Lo sappiamo, il 2020 è appena iniziato e il 2030 sembra ancora molto lontano. Ma si sa, il tempo vola quando ci si diverte, e così meglio prepararsi a quella che sarà la nostra città trascorso il decennio. Niente di brutto, anzi: da mercoledì 5 febbraio è ufficialmente attivo il Piano di governo del territorio di Milano (per gli amici Pgt), pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia, che delinea un panorama fondato su equità e sostenibilità.

Tre gli obiettivi principali: aumentare l’offerta di case in affitto a prezzi accessibili, tutela del territorio con la riduzione del 4% del consumo di suolo rispetto al piano precedente e rigenerazione delle periferie. “Milano negli ultimi 10 anni ha affrontato i temi ambientali attraverso politiche di riduzione del traffico, di potenziamento del trasporto pubblico, di gestione dei rifiuti e incremento del verde che hanno notevolmente migliorato le performance della città in questi campi”, ha scritto il Comune.

Come abbiamo anticipato, grande importanza sarà data alla riqualificazione di periferie e quartieri mediante un potenziamento dello spazio pubblico e una lotta alla presenza di edifici abbandonati. In particolar modo saranno rigenerate sette piazze strategiche, che saranno dotate di nuove aree verdi, connessioni migliori e spazi pedonali: Loreto, Maciachini, Lotto, Romolo, Abbiategrasso, Trento e Corvetto. Il piano prevede poi un incremento della capacità attrattiva di sei quartieri: Bovisa-Goccia, Porto di Mare, Ronchetto sul Naviglio, Piazza d’Armi, San Siro e Rubattino.


In programma anche interventi di riqualificazione delle case popolari e creazione di nuovi alloggi accessibili in affitto per lavoratori, studenti e famiglie che non hanno i requisiti per accedere all’edilizia popolare, ma non riescono ad affrontare il libero mercato. In totale sono previsti 7.500 nuovi alloggi tra edifici popolari e di housing sociale.

Grande attenzione al verde: in previsione ci sono ben 20 nuovi parchi dentro la città, oltre a un grande Parco Metropolitano intorno a Milano che congiunga i nuovi parchi a quelli esistenti. Grazie al progetto ForestaMI, inoltre, verranno piantumati tre milioni di alberi nell’area metropolitana. Milano diventerà sempre più ecosostenibile anche grazie alla costruzione dei nuovi edifici, che dovranno ridurre il proprio impatto ambientale e dotarsi obbligatoriamente di spazi verdi, inclusi tetti e pareti.

Come cantava Celentano: “Là dove c’era l’erba ora c’è… una città”. Sì, ma sempre più verde.

Articolo scritto da Wendy Migliaccio

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