In questi giorni stavo riflettendo su una delle conseguenze generate dall’emergenza Coronavirus (una delle più frivole, indubbiamente). La moda. Pensavo a tutti gli stilisti, i brand, dall’alta moda al low cost, che per questa primavera-estate avevano preparato le loro collezioni fatte di colori accesi, tessuti leggeri, richiami al caldo, ai fiori, al mare. Ho pensato a noi, amanti dello shopping, che a quest’ora avremmo dovuto avere come unico, grave pensiero, il cambio dell’armadio. Via i maglioni natalizi, spazio a canotte e pantaloncini. Via gli stivali, bentornati sandali.
Ebbene, è facile intuire che, almeno al momento, anche questo step tradizionale delle nostre vite sia stato stravolto. La quarantena ci costringe a sfogliare pigramente i siti di moda senza però l’entusiasmo che, solitamente, spinge i fashion addicted a cliccare l’icona aggiungi al carrello. Che ce ne facciamo, adesso, di abitini, zeppe, borse in paglia, costumi da bagno? Magari tutto cambierà a breve e ad agosto saremo a Riccione a prendere il sole e a ripensare con sollievo a questi mesi assurdi finalmente passati. Ma, al momento, questa immagine sembra lontana. E allora, al posto dei capi modaioli tipici di questa stagione, non ci resta che guardare qualcosa di comodo, pratico, perfetto per stare in casa ma pure per portare fuori il cane o buttare la spazzatura. Qualcosa che già da settimane influencer e blogger di moda sfoggiano con stile, e che sta prendendo sempre più piede nelle nostre fantasie fashion: la tuta.
Dati alla mano, le vendite di tute e capi comodi sono letteralmente schizzate. Lo afferma il sito Net-à-Porter, che ha registrato un incremento del 40% nelle vendite online di pantaloni della tuta. Non solo: anche Amazon ha confermato che le vendite di tute, magliette bianche, calzini e pigiami hanno subito un’impennata. I brand, quindi, non possono fare altro che registrare questa tendenza e andarle incontro. Non so voi, ma a me continuano ad arrivare newsletter da diversi marchi (quelli dai quali acquisto più frequentemente) che mi propongono capi comodi ma comunque stilosi: magliette, sia basiche che a fantasia, e soprattutto tute, meglio se sui toni pastellati. Su Instagram, poi, vip e influencer cavalcano la tendenza, ispirando chi li segue. Pure io, che ho sempre avuto una certa repulsione per il capo (la accettavo giusto su Mel C) sto iniziando a guardarla con interesse, sfogliando i vari cataloghi online con la seria intenzione di farmi un piccolo set di indumenti comodi da sfoggiare in casa. Se poi pure la guru delle guru, Anna Wintour, interviene a sdoganare la tuta, allora ciao. Già, perché la direttrice di Vogue USA è apparsa sui social proprio con un comodo pantalone rosso e bianco e un maglione, stile Freddy Krueger. Insomma, il look è opinabile, però significativo di una tendenza che, volenti o nolenti, ci sta contagiando tutti. E tuta sia, allora. Vado a cliccare anche io su aggiungi al carrello, così non ci penso più. Perché comodi sì, ma sempre con stile.
Articolo scritto da Wendy Migliaccio
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