Qualche giorno fa abbiamo parlato dei diversi approcci alla spesa ai tempi della quarantena. Imbruttiti e Giargiana. Da quel viaggio virtuale, tra le abitudini sconvolte di ciascuno di noi, è partita una serie infinita di commenti che ci ha ispirato. Dopo averli letti tutti abbiamo capito, infatti, che ai tempi del Covid procurarsi i beni essenziali è diventata una questione per veri PRO!
C’è il sciur Mario, Imbruttito senior molto smart. Lui usa la corsia preferenziale per gli over 65, salta la coda e fa la spesa grossa a tempo di record. Come dargli torto? Speriamo solo che molti suoi coetanei non sfruttino la priority per farsi un giretto al super ogni giorno a comprare due michette e mezzo litro di latte. Non ci sembra il caso di rischiare la salute per sfuggire alla noia (e alla moglie).
Ci sono poi gli Imbruttiti nerd. Sostengono di custodire il segreto del Sacro Graal, che nel 2020 significa conoscere tutti i trucchi per prenotare uno slot di consegna per la spesa online. Ovviamente ci prendono in giro non rivelandoci i loro segreti. Noi tutti continueremo a cliccare il pomodoro senza successo. Imprecando contro i bollini rossi.
Altri parlano di mirabolanti APP per non fare la coda, oppure di controllare su Google per cogliere il momento meno sclero. Prodigi della tecnologia. Chissà perché, poi, passando dal virtuale al reale, la coda si trova sempre e comunque.
A proposito di file, registriamo anche idee imprenditoriali: il braccialetto fast line tipo Gardaland può spalancare le porte a Claudio per una brillante carriera nel marketing in qualche colosso della grande distribuzione.
L’esatta misura del distanziamento sociale ce la fornisce Klaudia, che tiene tutti a una corsia di distanza. In tantissimi ci avete raccontato la vostra personalissima procedura per una spesa sicura. Si parte dal foglio excel di Annalisa, ordinato per corsie (Alessandro sostiene mica che arrivi all’acqua e devi recuperare le patate) sino all’autocertificazione imbustata trasparente con CDI e patente pronti all’uso di Laura. Nulla è lasciato al caso in nome dell’efficienza. Il controllo dei ghisa? Rapido come un pit stop in Formula 1.
Non mancano gli Imbruttiti gourmet, come le nostre amiche Francesca e Maria Teresa. Loro sono quelle della farina Senatore Cappelli ordinata dal mulino e degli impasti a manetta. Carboidrato fatti capanna!
Tantissimi sono poi i follower del chilometro zero (sbatti), inteso come negozio di quartiere. Maria Elena è la gran visir di questa soluzione, ma anche Romano ci invita a riscoprire le vecchie botteghe milanesi e i piccoli supermercati.
Mille casi particolari e tutti diversi. Abbiamo i raccomandati (il figlio della sciura Orietta lavora al Conad). Quelli che sono iperorganizzati per il razionamento alimentare come Ursula (doveva durare due settimane, ma sta sfiorando le tre). Poi c’è chi, come Laura, invidia il paesello giargianico perché è tutto più semplice con meno abitanti. Altri che odiavano fare la spesa già prima del Coronavirus, figuriamoci ora (ciao Elena). Chi manda il marito al front..ehm al super, come ci confessa Oriana. E poi c’è Cristina, vegana, con una zia che vende frutta e verdura (ciao proprio alla fila).
Una menzione particolare a Erika. Lei fa la volontaria nei supermercati preparando la spesa per anziani e disabili che i corrieri consegneranno poi a domicilio. Dice che fa pure bene alla salute (6km di spingimento carrelli). Se qualcuno ha tempo libero e pancia da appiattire, segua il suo esempio.
Insomma, ce ne avete raccontate di cotte e di crude. È stato veramente come fare la spesa per una grande famiglia. Sì, ma ognuno separato e con un solo carrello: non facciamo i Giargianès!
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