È proprio il caso di dirlo, senza incappare in uno scandalo coi fiocchi, che meloni! In Italia c’è un’azienda agricola che sta letteralmente facendo impazzire i cugini americani, disposti a spendere fino a 45 euro al chilogrammo per accaparrarsi questi preziosi frutti.
«L’eccellenza non ha confini e per noi è motivo di grande orgoglio il fatto che sia riconosciuta anche Oltreoceano. Non appena arrivati a New York i nostri meloni sono andati a ruba», ha raccontato il 34enne Oscar Zerbinati, titolare dell’omonima azienda del mantovano che, non a caso, è già stata ribattezzata la Ferrari dei meloni.
Oltre alla vicinanza fisica con le rosse di Maranello, trovandosi nel comune di Sermide, il soprannome è dovuto al prezzo da fuoriclasse. I meloni Zerbinati sono sbarcati a Manhattan con un cartellino tutt’altro che timido: 45 euro al chilo. Nessuna cifra da montati. La spiegazione è dovuta, oltre alla qualità pazzesca, a costi di trasporto, dogana e dazi voluti da Trump.
«Qui facciamo ancora tutto come negli anni Cinquanta, puntando su pochi frutti selezionati, quattro o cinque sui quindici prodotti da ogni pianta. Sulla qualità top e non sulla quantità», continua Zerbinati, spiegando perché chef e semplici appassionati sono usciti di testa per questo frutto.
Gli americani, però, non sono stati gli unici a subire il fascino: l’azienda ha conquistato anche Londra, Parigi, Zurigo e persino Giappone ed Emirati Arabi, che quando si tratta di calare il grano non hanno certo il braccino corto.
Ma cos’hanno di speciale questi meloni di Sermide? Per prima cosa, i frutti vengono raccolti e spediti alla velocità della luce, in modo da raggiungere belli freschi le tavole dei consumatori. No categorico alle celle frigorifere. Secondo dettaglio, il più importante e copiato dai competitor, sta nel fatto che sono sigillati con della ceralacca rossa.
Figa, che eleganza!
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