Altro che mascherine, se andiamo in giro per Milano ci conviene inforcare le maschere antigas. Oh, siamo circondati da aria irrespirabile. Chiaro, un po’ di smog fa parte del confortevole habitat di ogni Imbruttito, ma anche un po’ meno. La situazione è questa: stando al nuovo rapporto di Legambiente Mal’aria, che analizza l’inquinamento lungo un periodo di cinque anni, l’85% delle città italiane non rispetta gli standard sulla qualità dell’aria. E qual è quella messa peggio? Milano, ovvio.
Dietro al capoluogo meneghino troviamo Torino, Roma, Palermo e Como, che tra il 2014 e 2018 non hanno mai rispettato nemmeno uno solo dei parametri previsti dall’Oms. Un applauso agli amici sardi, visto che Sassari è indicata invece come la città più vivibile. Ajò.
Ma torniamo a noi. Secondo il rapporto di Legambiente le auto del capoluogo lombardo in questi anni hanno emesso più diesel di quanto concesso dalle regole Oms: “Il mancato rispetto delle norme antismog – spiega il comunicato – ha portato alla stima di 568 decessi in più per la sola città di Milano, a causa dell’esposizione fuorilegge per un solo anno”. C’è poco da fare, è colpa nostra. Secondo il rapporto, infatti, se tutti rispettassero le norme “l’inquinamento da biossido di azoto, come media annuale, rientrerebbe nei limiti di qualità dell’aria europei”.
E quindi che si fa? Secondo Legambiente si dovrebbero “bloccare tutti i veicoli diesel troppo inquinanti, persino gli Euro 6C venduti fino ad agosto 2019″. Dai raga, cacciate la grana e regalatevi un’auto elettrica che così non si respira.
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