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Food&drink
ristorante vun milano

Niente come il buon cibo è in grado di svoltare l'umore, persino in questo sciagurato 2020 che ci sta facendo fare un tour completo nelle stalle, altro che stelle. Al netto della batosta che il Covid sta infliggendo al settore della ristorazione, come ogni anno il Gambero Rosso ha stilato la classifica dei migliori ristoranti d'Italia, assegnando le sue prestigiose Due Forchette e Tre Forchette.

Per intenderci, si tratta dell'equivalente delle blasonatissime Stelle Michelin. La nostra Milano non è rimasta a bocca asciutta, dimostrando che anche la Madonnina mangia gourmet.

Oltre ai nomi già noti al pubblico, c'è anche qualche new entry come i tre fratelli Liu che, grazie a Iyo Experience, AAlto - part of Iyo, Ba Asian Mood, Gong e Iyo Omakase, sono stati insigniti del titolo di ristoratori dell'anno. A portarsi a casa invece il premio "Miglior proposta al bicchiere al ristorante" è stato il MU dimsun di Milano.

È giunto il momento di scoprire quali locali fanno parte della classifica.

Iniziamo con i ristoranti meneghini che si sono aggiudicati le 2 Forchette di Gambero Rosso: L'Alchimia; Altriménti, Asol; Bu:r; Bulgari; Daniel Canzian; Ceresio 7; Contraste; Terrazza Gallia - Excelsior Gallia; Joia; Il Liberty Milano; Il Luogo di Aimo e Nadia; Giancarlo Morelli - Hotel Viu; Ratanà; Sadler; Spazio Niko Romito; Trussardi alla Scala; VIVA; Vòce Aimo e Nadia; Antica Trattoria del Gallo (Gaggiano); Antica Osteria Magenes (Gaggiano); Due Spade (Cernusco sul Naviglio); Koinè Restaurant (Legnano).

Ora passiamo ai milanesi che sono stati premiati con ben Tre Forchette: D'O di chef Davide Oldani (Cornaredo), Mudec Restaurant di Enrico Bartolini, Berton di Andrea Berton, Cracco di chef Carlo Cracco, Seta by Antonio Guida e Vun dell'Hotel Park Hyatt Milan di Andrea Aprea.

I lombardi da tre forchette sono rispettivamente: Da Vittorio dei fratelli Cerea (Brusaporto, Bergamo); Dal Pescatore a Canneto sull'Oglio (Mantova); Miramonti l'Altro di chef Philippe Lévaillé (Concesio, Brescia); Lido 84 dei fratelli Camanini (Gardone Riviera, Brescia).

Non male, no?

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