Vi state facendo una canna? No problem, è terapeutica. E se un matusa viene a darvi del drogato sventolando l'indice accusatorio, ditegli che l'ONU ha stabilito che la marijuana non è più considerata una droga. Già, dopo ben 60 anni la cannabis è uscita dalla tabella degli stupefacenti dell'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Oh, si tratta di una decisione storica se ci pensate. Alla cannabis sono state riconosciute proprietà curative e quindi è stata eliminata dalla tabella nella quale si trovano sostanze come cocaina ed eroina. A deciderlo è stata la Commissione delle Nazioni Unite sugli Stupefacenti che si è riunita per votare una serie di misure proposte dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
La maggioranza è stata ottenuta per un solo voto: 27 favorevoli, 1 astensione e 25 contrari. A votare a favore sono stati 53 stati, molti appartenenti alle Americhe e all’Unione Europea (tranne l'Ungheria) e quindi compresa l’Italia. Gran parte dei paesi asiatici e africani, invece, hanno votato contro.
Era ora, no? Figa, erano 59 anni che non venivano modificate le quattro tabelle che classificano piante e derivati psicoattivi a seconda della loro pericolosità. Ma quindi cosa cambierà? Intanto questa decisione faciliterà la ricerca scientifica sulla pianta, i cui benefici sono già noti per la cura della sclerosi, dell’epilessia, del morbo di Parkinson del dolore cronico e del cancro. Inoltre, se fino a oggi per produrre e commercializzare la cannabis a fini terapeutici servivano millemila passaggi burocratici, con questo spostamento di tabella sarà più facile produrla, importarla, esportarla e acquistarla. Sempre a fini terapeutici, eh. Non fate i furbi.
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