Parrocchia di Cortina (d'Ampezzo), fine 2020. Un insolito annuncio di lavoro inizia a circolare tra i fedeli. Tra il serio e il faceto immaginiamo un trafiletto stampato sul bollettino parrocchiale: AAA cercasi sacrestano/a anche senza esperienza, ma volenteroso e timorato di Dio. In seguito a periodo di prova si può ambire alla vita etern...ehm...al contratto a tempo indeterminato; stipendio in linea con il contratto nazionale dei sacrestani; per candidature fornire CV al parroco oppure mandategli una mail.
Quando don Ivano Brambilla, sacerdote milanese di origine e parroco di Cortina dal 2017, si è trovato a dover sostituire il precedente sacrestano che ha lasciato dopo vent'anni di onorato servizio, mai avrebbe immaginato il delirio che ne sarebbe derivato.
Già, perchè in tempi di crisi economica, elevata disoccupazione e pandemia uno stipendio da 1300 Euro al mese, tredicesima e quattordicesima (forse pure vitto e alloggio) fa comodo a molti. Sulla casella del Don sono arrivate un botto di mail di aspiranti sacrestani. C'è chi dice novantacinque, le comari del paese sono arrivate a sussurrare persino duecento. Persone dai 25 ai 70 anni, provenienti dalla Sicilia alla Valtellina. Laureati in Economia, Storia dell’arte e Lettere, alcuni persino con esperienza nel ruolo.
Don Ivano, di professione pastore delle anime e non navigator del Centro per l'Impiego, si è quindi trasformato in un head hunter per selezionare i CV più interessanti. Ci immaginiamo qualche sgamo dei candidati per sembrare sacrestani skillati: ho fatto il chierichetto dai sette ai nove anni, giocavo terzino destro nella squadra dell'oratorio e altre giargianate simili. Per la selezione alcune persone, provenienti da zone più vicine a Cortina, sosterranno un colloquio in presenza, ma la maggioranza verrà sentita online.
Sono passati i tempi dei cumenda in vacanza tra sciure impellicciate e slalom giganti, dei cinepanettoni e delle 2 ore, 54 minuti e 27 secondi da via della Spiga all'Hotel Cristallo (Alboreto is Nothing). Il 2026 con le Olimpiadi invernali di Milano e Cortina è ancora distante anni luce. D'altronde, prima di accendere la fiamma olimpica, bisogna trovare un sacrestano che rifornisca di candele la chiesa.
Già, cari Imbruttiti, ma non fatevi ingolosire dalla location e dallo stipendio. Don Ivano ha dichiarato al Corriere che non verranno più accettate nuove domande. Per coltivare il sogno di fare i sacrestani vista Dolomiti non vi resta che rinunciare a Cortina e cambiare parrocchia.
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