Ussignur, adesso pure Grease non va più bene. Che ansia. Eravamo rimasti alle accuse a Via col vento, reo di essere un film razzista (e in effetti qualche criticità ce l'ha); ora un altro cult è stato preso di mira, Grease, appunto.
Ecco cosa è successo: a Santo Stefano il canale BBC1 (siamo nel Regno Unito) ha trasmesso il film con protagonisti John Travolta e Olivia Newton-John. Mentre era spaparanzata sul divano a divorarsi i pop corn (vabbè, questa parte è romanzata) una giornalista del Daily Mail si è accorta di alcuni tweet molto critici pubblicati da alcuni ragazzi durante la messa in onda del film, e ha deciso di costruirci su un articolo che in 3,2,1 diventa virale. Quando si dice essere sul pezzo.
I tweet in questione definivano il film sessista, omofobo, misogino e troppo bianco. A essere criticata, in particolare, è la scena in cui Danny canta Summer Nights, raccontando agli amici i suoi tentativi di sedurre Sandy. Gli altri ragazzi gli rispondono: "Tell me more, tell me more, did she put up a fight?" ("Dimmi di più, dimmi di più, lei ha lottato?"). Apriti cielo. Una manciata di ragazzotti britannici ha visto in questo pezzo della canzone un incitamento allo stupro.
Mica finita qui: non sono piaciute neppure le scene in cui Putzie, un amico di Danny, si sdraia sul pavimento per guardare sotto le gonne delle ragazze. Per non parlare di quando Vince Fontaine, l’annunciatore radiofonico, dice ai ballerini di evitare di formare coppie dello stesso sesso. E la scena finale? Quando Sandy decide di abbandonare il look da brava ragazza anni ’50 ai pantaloni neri aderentissimi da panterona. In pratica dovremmo buttare anni e anni di musical e di esaltazione nei villaggi turistici nel cesso.
E comunque, tutto 'sto casino perché l'articolo è diventato virale. Ma alla fin fine a criticare il film sono stati solo un gruppo di british guys, capirai. E poi dai, non è che questa storia del politicamente corretto sta un po' sfuggendo di mano?
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