Presto a Milano spunterà un nuovo faro green, un palazzo ricoperto di verde, un Bosco Verticale 2.0. La società di Manfredi Catella ha svelato il progetto che porta la firma di Diller Scofidio + Renfro e Stefano Boeri Architetti e che riguarda il restyling del complesso di edifici di via Pirelli acquistati nel 2019 da Coima per 175 milioni di euro. In pratica ci ritroveremo un complesso composto da tre parti: una nuova torre, un nuovo edificio a ponte e il Pirellino, abbandonato dagli uffici dell’urbanistica del Comune nel 2015. Investimento: circa un miliardo di euro, soldi in grado di creare oltre 5mila posti di lavoro. Top.
"Ci siamo concentrati per farlo diventare un paradigma di rigenerazione urbana del futuro che interpreti l’agenda del post-Covid - ha detto Catella presentando il progetto - convinti che Milano possa uscire dalla crisi più forte di prima, col compito, oggi più che mai, di portare l’esperienza di questi 20 anni di crescita nel resto dell’Italia per rigenerarla".
Ma parliamo del Pirellino, l’edificio di via Pirelli 39 messo all’asta dal Comune e che si era aggiudicato Coima Sgr nel marzo 2019, per un valore totale di 194 milioni di euro. In sostanza verrà fatto un bell'upgrade, verrà aggiornato nella dotazione impiantistica e nelle performance energetiche e saranno risolti alcuni limiti in modo da poter riutilizzare l’edificio alla grandissima. Che, ok, non sappiamo esattamente cosa voglia dire, ma ci fidiamo.
Una bella sistematina anche all’edificio che scavalca via Melchiorre Gioia, che sarà decisamente alleggerito e diventerà "un nuovo hub a servizio della città, uno spazio aperto per eventi, mostre ed esposizioni, con aree incontri e wellness dedicato a essere un laboratorio sull’impatto climatico e ambientale, ed estensione della Biblioteca degli Alberi". Fiore all'occhiello sarà la Green House, una serra della biodiversità in cui sarà possibile muoversi tra varie specie vegetali. Naturale estensione della Biblioteca degli Alberi che parte dal Bosco Verticale. Via Melchiorre Goia sarà ridotta da sei a quattro corsie per far posto a filari di alberi e percorsi ciclo-pedonali.
Infine, l'edificio king, il nuovo Bosco Verticale, la Torre Botanica di 110 metri di altezza. Composta da uffici e abitazioni, sarà tipo una mini giungla con ben 1.700 metri quadrati di vegetazione arrampicati su più piani. La Torre riprenderà il concetto di Bosco Verticale "ma orientandolo verso i canoni dei classici giardini all’italiana", come spiegato da Stefano Boeri. E così l'edificio si farà simbolo del cambio delle stagioni, ricoprendosi di volta in volta dei colori delle sue piante. La struttura sarà dotata di 2770 metri quadri di pannelli fotovoltaici, con i quali sarà in grado di autoprodurre il 65% del proprio fabbisogno energetico. Sarà in grado quindi di assorbire 14 tonnellate di Co2 e produrre 9 tonnellate di ossigeno l’anno, al pari di un bosco di 10 mila metri quadrati. Senti senti che bell'arietta.
Tutto bellissimo raga, ma prima di poterci piazzare davanti alla Torre a scattare foto per Instagram dovrà passare qualche anno. Il Pirellino, la Torre Botanica e il braccio verde sospeso su via Gioia verranno inaugurati prima delle Olimpiadi invernali del 2026. E vabbè, niente. Aspettiamo.
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