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Auto della Polizia

Diciamocelo chiaramente: il Milanese Imbruttito ha sempre ha un occhio di riguardo per i disagiati.

Ormai da anni ci occupiamo delle loro imprese ai limiti del paranormale, e forse, proprio per questo motivo, pensavamo sinceramente di averle viste tutte. 

Ci sbagliavamo. Anche tra i pirla, come nello sport e nelle conquiste scientifiche, l’asticella continua ad alzarsi. 

Come spiegarsi altrimenti le mirabolanti peripezie del cinquantenne negazionista denunciato negli scorsi giorni dalla Polizia Postale della Liguria, in collaborazione con la Digos di Massa Carrara su delega di Alberto Nobili, il coordinatore della Sezione Distrettuale per l’Antiterrorismo? 

Le accuse? Istigazione a delinquere, istigazione a disobbedire alle leggi, vilipendio della Repubblica e, dulcis in fundo, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. 

Il tutto condito da un’assidua presenza sui social da cui dirigeva le operazioni di resistenza con slogan graffianti del calibro di “Andiamo a spargere il virus”. Altro che “Yes, we can”… 

Stando alle ricostruzioni, questo buontempone laureato all’università del disagio ha attirato le attenzioni delle forze dell’ordine nel corso di una manifestazione no-mask svoltasi lo scorso 20 febbraio in piazza XXV aprile a Milano. 

In quell’occasione l’uomo avrebbe prima invitato i manifestanti a disobbedire tutti i provvedimenti stabiliti dalla Questura in materia di Covid, poi, come se non bastasse, avrebbe inscenato un falò di mascherine proprio per assicurarsi che il messaggio, per quanto basico, potesse essere compreso da tutta la fauna accorsa alla manifestazione. 

Missione compiuta. 

Poco dopo la fine della protesta infatti, una trentina di ultras negazionisti si sono diretti verso corso Como e hanno tentato di forzare l’ingresso nel negozio di Eataly, il tutto ovviamente al grido di libertà, libertà.

Le indagini della polizia riportano alcune delle prodezze concettuali e linguistiche pronunciate dal nostro protagonista quel giorno, con tanto di missione operativa programmata per il prossimo Festival della Canzone Sanremese

Sì, perché in mezzo agli slogan tipici del repertorio come “Il covid è la più grande truffa della storia di tutti i tempi” o “È stato creato dal Nuovo Ordine Mondiale per distruggere l’economia di tutti i paesi”, il cinquantenne negazionista puntava a trovare nel Festival di Amadeus la piattaforma perfetta per spiegare le proprie ragionevolissime convinzioni.

Dal palco di Milano aveva infatti minacciato di volersi presentare al Festival per “Far saltare il baroccio” e “Caricare la polizia”, oltre a dare appuntamento (sempre in piazza XXV aprile) per una seconda manifestazione: “Il gran falò delle mascherine… simbolo del potere sionista massonico del nuovo ordine mondiale, di tutti i partiti italiani e del gruppo Bildenberg-Draghi". 

Un appuntamento imperdibile, che purtroppo ci è stato tolto dal tempestivo intervento delle forze dell’ordine con la notifica ai quattro organizzatori del Foglio di Via obbligatorio da parte del Comune di Milano.

Chissà se faranno un falò anche con quello… 

 

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