Maschietti, habemus un ennesimo problema. A meritare il cartellino rosso nel campo della vita quotidiana, già messa a dura prova dal Covid-19 e dal conteggio degli spiccioli in banca, ci sarebbe un altro giocatore: lo sport, che stresserebbe di brutto proprio gli uomini.
Ad accendere i riflettori su questo tema è una ricerca condotta dell'agenzia britannica Longevita - specializzata in beauty e wellness - che ha analizzato le principali fonti di stress in un campione di 2158 maschi. A questi è stato chiesto di definire e identificare, attraverso la scala Likert (per niente, poco, abbastanza, molto), una lista di situazione e occasioni più o meno stressanti.
E al primo posto è emerso proprio lui, lo sport; ma non l'attività fisica, eh. A far uscire di cotenna gli uomini, infatti, è guardare le partite della propria squadra del cuore (72%). E anche L'Università di Oxford conferma: l'ansia a cui si sottopongono i super tifosi può anche, in casi estremi, causare l'infarto. Meglio darsi una calmata per evitare un autogoal di questo tipo!
A chiudere il podio, in seconda posizione, c'è la preoccupazione per la propria situazione finanziaria (72%), e in terza l'acquisto di una nuova proprietà (58%). Quarto posto per la paura della calvizie (39%) che colpisce in particolare gli uomini a partire dai 35 anni.
La classifica svela un altro altarino non da poco: gli uomini sono letteralmente terrorizzati all'idea di fare buona impressione su una nuova partner. Lo conferma la presenza delle seguenti cause di preoccupazione: chiedere di uscire a qualcuno (37%), le dimensioni del pene (30%), ansia da primo appuntamento (27%), pensare al matrimonio (24%).
Le ultime posizioni della top ten sono occupate da due tasti dolenti e molto attuali: perdere il lavoro (20%) e aumentare di peso (18%), svaccati sul divano come se non ci fosse un domani.
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