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Svolta storica per i rider di Just Eat: diventeranno lavoratori dipendenti con contratto

Il colosso del delivery ha raggiunto un accordo con i sindacati per il primo contratto collettivo aziendale dei rider in Italia. "Oggi viene fatta la storia del lavoro su piattaforma", ha dichiarato il rappresentante dei rider

“Qualcuno ha detto Just Eat?”. Sì, noi, per fare i complimenti al colosso del delivery che finalmente ha regolarizzato i suoi rider. Oh, ‘sti ragazzi si stanno facendo il culo mica male per portarci tempestivamente pizze, hamburger e altre delizie da consumare in tutta sicurezza. Da tempo agognavano un meritato contratto e finalmente adesso l’hanno ottenuto. Bella.

“Oggi viene fatta la storia del lavoro su piattaforma”, ha dichiarato, laconico, Yiftalem Parigi, il rider eletto rappresentante sindacale di Just Eat a Firenze con il Nidil Cgil. Poche parole, che però dipingono la storicità dell’evento. “Per la prima volta – ha continuato Parigi – una multinazionale del food-delivery firma un accordo con i sindacati maggiormente rappresentativi nel settore. A noi riders di Just Eat sarà riconosciuta una paga oraria, il TFR, la tredicesima, la quattordicesima, le ferie, la malattia, la maternità, i congedi parentali e i diritti sindacali”.

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“Ognuno di noi d’ora in avanti guadagnerà almeno 9,70 euro ogni ora (comprensivo di TFR, tredicesima, quattordicesima, ferie) più indennità di 0,25 a consegna; dopo due anni la paga passerà a 11,70 euro all’ora più indennità di 0,25 a consegna. Un accordo con Justeat fa ottenere a noi riders una paga all’ora piena, verranno retribuiti i tempi di consegna e pure i tempi di attesa tra una consegna e l’altra”. Un accordo sudatissimo, che arriva dopo una lunga e faticosa trattativa tra l’azienda e i sindacati.

“Un risultato importante – hanno dichiarato Cgil, Cisl, Uil in una nota congiunta -, frutto di un lungo confronto tra le parti, che finalmente  restituisce la giusta dignità all’attività di questi lavoratori e di queste lavoratrici, affermando diritti ed eque tutele contrattuali”. E adesso? I sindacati si augurano che questo passo venga copiato in tempo zero anche dalle altre piattaforme. “Non c’è bisogno di inventarsi nulla, le regole e i contratti nazionali esistono già”. Appunto. Glovo, Deliveroo, Uber Eats e compagnia… che vogliamo fare? Dai su.

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