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Lifestyle
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Alzi la mano chi non ha mai mangiato alla scrivania durante il lavoro. Vale anche il tavolo da lavoro di casa, quello utilizzato per lo smart working. C'è da scommettere che siete in pochi. Addentare un panino, sgranocchiare dei cracker o consumare la propria schiscetta at the table, magari di fronte al Mac, è un'abitudine piuttosto diffusa tra chi fa un lavoro sedentario. Una pessima abitudine, #sapevatelo.

In Francia, fino all'inizio del 2021, consumare il proprio pasto al desk era vietato. Cioè, ti potevi beccare una multa se non alzavi le chiappe per andare a pranzo fuori. Che storia, no? Bè, la pandemia ha cambiato un po' le cose e questo tabù è caduto. D'ora in poi il pranzo davanti al computer sarà autorizzato per decreto, in modo da provare a contenere i contagi da Covid-19. Ma perché la Francia aveva addirittura vietato di mangiare alla scrivania? Perché gli amici transalpini avevano compreso quanto prendersi una pausa dai doveri lavorativi sia importante, per i dipendenti e addirittura per i boss. Secondo molti studi, infatti, una pausa pranzo con tutti i crismi è necessaria per essere produttivi al meglio.

Fate attenzione: ciò che mangiamo e come lo mangiamo ha implicazioni psicologiche e nutrizionali, ancora di più in questi tempi assurdi e specialmente per chi fa smart working. La vicinanza con la cucina, ha spiegato ad HuffPost lo psicologo clinico Sam Von Reiche, ci porta a mangiare in modo inconscio (cioè alla cazzo). Uno spuntino qua, uno snack là, e il nostro colesterolo muto. 

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"Mangiare inconscio significa mangiare senza prestare molta attenzione ai segnali fisiologici a cui possiamo prestare attenzione quando siamo seduti a tavola", ha detto Leanne Redman, direttore esecutivo associato per l'educazione scientifica al Pennington Biomedical Research Center. “Se non prestiamo attenzione ai segnali di sazietà tendiamo a mangiare più velocemente e non ci sentiamo sazi". Con la pandemia il problema si aggrava. In ufficio alla fine si mangia quello che abbiamo portato con noi o che abbiamo ordinato. Ma a casa la scelta è decisamente più ampia.

"Potrebbe sembrare una buona idea sedersi alla scrivania e leggere le e-mail durante il pranzo", ha aggiunto Brooke Scheller, dottore in nutrizione clinica. "Ma concedersi una pausa migliorerà la produttività in seguito. Idealmente, il break dovrebbe durare da 30 minuti a un'ora. Se non ci concediamo il giusto tempo per staccare finiremo per farci del male". Chiaro, no? Ergo, fare una sana pausa pranzo serve per ricaricare le batterie e dare al cervello l'opportunità di riavviarsi, in modo da migliorare il nostro livello di attenzione e diventare più creativi.

Non siete convinti? Secondo molti studi, l'esposizione prolungata alla luce blu emanata da tutti i tipi di schermi, dai computer ai tablet ai telefoni, aumenta drasticamente i livelli dell'ormone dello stress nel nostro corpo. Allontanandoci dalla postazione di lavoro, quindi, eviteremo di aggiungere stress allo sbatti generale che stiamo vivendo. E poi chiaro, in tempi normali la pausa pranzo permette di socializzare, ma in tempo di pandemia questo aspetto viene meno. "Dal punto di vista della distanza sociale, ovviamente mangiare alla scrivania impedisce di avvicinarci troppo a qualcun altro", ha detto Von Reiche. "Tuttavia, possiamo stare per conto nostro anche uscendo e sedendoci su una panchina del parco, mangiando mentre ci godiamo un po' di aria fresca e luce solare". 

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E dopo questo pippone, qualche tips per migliorare la situation. First, programmare la pausa pranzo. Che sia per 30 minuti o un'ora, assicurarsi di staccare un po' la spina è già un ottimo primo passo. Don't worry se non possiamo uscire di casa, basta allontanarsi dallo spazio di lavoro. "Bisogna cambiare ambiente - raccomanda Scheller - Se possibile, sediamoci in un'area diversa da quella lavorativa. Se abbiamo un tavolo da pranzo o qualcosa che dia maggiormente la sensazione di pasto, sfruttiamolo".

Gli espertoni consigliano poi di comportarci come se stessimo effettivamente andando a lavoro, anche se ci tocca restare a casa. Quindi potrebbe essere un'idea preparare in anticipo il pasto del pranzo, proprio come se fosse la nostra schiscetta da consumare in ufficio. Dobbiamo pianificare quale sarà il nostro lunch e cosa faremo durante la nostra pausa esattamente come faremmo se fossimo fuori casa. 

Comunque raga, se vi sembra difficile seguire queste linee guida, non sentitevi in colpa. Un sondaggio condotto su 7.754 persone da tutto il mondo dal Pennington Biomedical Research Center nell'aprile 2020, ha evidenziato come il 30% degli intervistati abbia riferito un aumento della propria incapacità di evitare distrazioni che portano all'alimentazione inconscia (quella alla cazzo citata prima). Quindi no, non siete soli. 

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