Lo abbiamo detto in tutte le salse, per molti di noi lo smart working si sta rivelando uno sbattimento non da poco. Per questo motivo, se si può evitare di continuare a lavorare tra le desolate mura domestiche, perché non andare a fatturare altrove? Tipo, ad esempio, in una soleggiata, colorata e paradisiaca isola tropicale. Come Curaçao, isola al largo del Venezuela. Un sogno, dite? Macché, tutto vero.
Udite udite, Curaçao ha appena lanciato un programma che offre visti speciali a chi può lavorare da remoto. Te capì? Potrete abbandonare il vostro appartamento vista parcheggio e andare a lavorare di fronte a spiagge bianche, mare trasparente, barriera corallina, villaggi coloniali e gente felice. Not bad. Il progetto di chiama Home in Curaçao (con tanto di link, così andate a dare un'occhiata).
La proposta è semplice: un visto di sei mesi (rinnovabile per altri sei) per i lavoratori da remoto. Vi stuzzica l'idea? Per candidarvi dovete solo dimostrare di poter lavorare a distanza e di avere un reddito per sostenervi (nessuno vi regala niente eh). Poi dovete pagare una tassa di 294 dollari e mostrare di possedere il biglietto di ritorno, perché non sia mai che vogliate mettere radici. Ah chiaro, ultimo step un bel tampone prima di partire. Se siete negativi, vaya con dios e godetevi l'esperienza.
"Ci sono molti posti nel mondo in cui saresti felice - si legge sul sito ufficiale del progetto - ma Curaçao offre una combinazione unica di vantaggi: sole, mare e sabbia, una comunità internazionale con luoghi meravigliosi per socializzare o per lavoro, ottimi servizi, un'atmosfera creativa e l'intangibile dushi Curaçao, sensazione che tutti coloro che sono stati sull'isola riconosceranno". Dushi è una parola tipica del luogo che significa dolce, carino o buono. Un po' come dire figata.
Se non siete convinti al cento per cento, ecco tre info per voi: l'isola è una delle poche dei Caraibi a essere raramente colpita dagli uragani, ha un'ottima connessione internet e una capitale stupenda, Willemstad, soprannominata la Amsterdam delle Antille. E non per l'erba raga, non esageriamo. Dai, va che bella.
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