Cinque ospedali di Milano sono stati scelti per la classifica dei top 250 del mondo. E, diciamolo, in tempo di pandemia abbiamo tutti capito quanto sia fondamentale poter contare su strutture sanitarie di livello, no? Bè, nella City ce ne sono addirittura cinque che meritano un plauso secondo la classifica World's Best Smart Hospitals 2021, stilata da Newsweek con il supporto di Statista.
Tra i fattori valutati, la capacità di avvalersi delle tecnologie più avanzate, l’uso di Intelligenza Artificiale, chirurgia robotica, telemedicina e la presenza di servizi digitali. Primo tra i cinque (34esimo nella classifica generale) l'Humanitas di Rozzangeles. "È con particolare orgoglio e soddisfazione che rivolgo un plauso all'Istituto Clinico Humanitas", ha commentato la vicepresidente e assessora al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti.
Oltre all'Humanitas, in classifica ci sono anche l'ospedale S. Raffaele - gruppo S. Donato, al 58esimo posto, il Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, 218esimo, il Centro Cardiologico Monzino, 222esimo e l'Istituto Europeo di Oncologia-IEO 223esimo. "Si tratta di un risultato straordinario che conferma l'eccellenza della sanità lombarda, sia pubblica che privata, a livello nazionale e internazionale. Mi auguro che con l'istituzione delle aziende ospedaliere la sanità pubblica lombarda possa incrementare ulteriormente la propria presenza a questi livelli", ha concluso Letizia Moratti.
Ma cos'ha l'Humanitas in più degli altri? Intanto ha istituito un AI Center che integra l’analisi dei dati e il machine learning (apprendimento automatico delle macchine) all’attività clinica e di ricerca dell’ospedale, in modo da garantire cure sempre più personalizzate, interventi sempre più precisi, facilitare la diagnosi e aiutare la struttura a gestire il flusso dei pazienti. Wow. Attenzione anche ai professionisti: Humanitas University, in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha ideato Medtec School, un corso di laurea in medicina che integra e potenzia le conoscenze mediche con quelle dell’ingegneria biomedica e consente di ottenere una doppia laurea. Roba da cervelloni.
E poi vabbè, digitalizzazione come se non ci fosse un domani. Tipo, alcune visite di prericovero vengono effettuate on-line per facilitare il percorso di chi deve essere ricoverato. Non mancano servizi per snellire le procedure, come il sistema di prenotazione e ritiro referti, anche via App. Tutto sempre più easy e veloce. Vogliamo poi non citare gli amici robot? In sala operatoria i chirurghi ormai operano insieme a robot per interventi di urologia, ginecologia, ortopedia, otorinolaringoiatria e di chirurgia generale o toracica per la rimozione, ad esempio, di tumori. È il futuro, bellezza.
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