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Se da un lato le aziende stanno spingendo il piede sull'acceleratore, per recuperare il tempo perso durante il lockdown, c'è anche chi, a sorpresa, ha pensato bene di non stressare troppo i suoi dipendenti, ma anzi invitarli a fare un po' di detox lavorativo con una bella vacanzina di una settimana. La 31enne Whitney Wolfe Herd, fondatrice dell’app di dating Bumble, ha deciso di abbassare le serrande dell'azienda e mandare i dipendenti (oh, 700 mica 5) in ferie pagate, per farli rilassare. Che figa!

“Credo di aver correttamente intuito il vostro burnout collettivo”, ha scritto Whitney in un tweet, spiegando di aver riscontrato un elevato livello di stress nei suoi dipendenti. "Spegnete il computer e concentratevi su voi stessi”, ha continuato l'imprenditrice. Big applause! Certo, non è che spariranno proprio tutti: continueranno a lavorare soltanto alcuni membri dell’assistenza clienti, per garantire continuità e qualità nel servizio. Ci sta. 

E brava la Wolfe Herd, che ancora una volta si dimostra avanti. Bumble, infatti, è l'unica app che offre la possibilità alle sole iscritte di sesso femminile di compiere il primo passo nei confronti di un potenziale partner. In caso di match, quindi, la prima mossa può essere fatta solo dalla donna. L’uomo non può fare nulla se non aspettare e sperare di essere contattato. Una funzionalità che ha reso la situation più sicura e confortevole per il pubblico femminile.

Un'idea vincente: l'app ha registrato un boom di utenti durante i mesi più duri della pandemia. Dal febbraio 2021 è addirittura quotata in borsa, con un valore complessivo di 8 miliardi di dollari. Wall Street ha premiato il titolo con un super rialzo: +63,5% il primo giorno di scambi. Whitney Wolfe Herd (che possiede l’11,6% della società) in poche ore è diventata la più giovane miliardaria self-made del mondo e la più giovane ceo donna che abbia mai quotato un’azienda negli Stati Uniti. Mitica!

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