L'Italia ha vinto gli Europei di calcio e pure quei pochi ai quali non fregava nulla (pochissimi eh) hanno dovuto accettare loro malgrado di condividere l'esaltazione generale. Anche perché gli italiani, ieri sera, avevano voglia di festeggiare alla grandissima un trofeo che mancava dal 1968 e inevitabilmente, tra clacson, urla, fuochi d'artificio e immancabili vuvuzela, hanno fatto un bel casino.
Milano si è accesa di gioia, colore, abbracci, bandiere. Un entusiasmo incontenibile quanto comprensibile. Le strade si sono subito riempite di auto strombazzati e di giovani (e meno) in festa. San Siro, Duomo (in 50mila, pare), Buenos Aires, non c'è stato angolo della City rimasto ignaro delle celebrazioni per la vittoria (sofferta, va detto) dell'Italia contro l'Inghilterra. Tram e autobus, così come alcuni monumenti, sono stati presi d'assalto. Affollamenti anche in piazza Castello, dove centinaia di persone seguivano la partita dai maxischermi dei baracchini. Ondata di tifosi anche in Darsena e sui Navigli, con le forze dell'ordine che hanno tentato di mantenere il controllo su un'eccitazione impossibile da contenere. Con buona pace delle restrizioni anti Covid.
"Lancio un appello ai tifosi, invito i ragazzi a festeggiare nel rispetto di se stessi e del prossimo. Ho visto immagini dure, difficili, poco rispettose, che vanno stigmatizzate", aveva dichiarato Bonucci prima della finale. Inascoltato. Nonostante fosse stato deciso di non posizionare maxi-schermi per evitare assembramenti che avrebbero potuto favorire i contagi, dopo l'ultimo rigore parato da Donnarumma piazza Duomo si è riempita di delirio Tricolore. Che sarebbe pure giusto e bellissimo, se non ci fosse il fantasma del Covid a osservare sfregandosi le manine. Per questo è immediatamente scattato il piano anti Covid: tra tutti i provvedimenti presi è stata chiusa la metro in Duomo, chiuso e presidiata dalle forze dell'ordine la Galleria Vittorio Emanuele e il sagrato del Duomo.
Insomma, toccava essere bravi e festeggiare (come è giusto che sia) senza esagerare. Magari indossando le mascherine. Seeee. Quando mai. Alla fine diverse persone sono pure rimaste ferite, alcune in maniera molto grave. Verso mezzanotte, infatti, il personale del 118 è accorso in piazza Duomo con sette ambulanze e due automediche per prestare soccorso a una quindicina di persone. Tre trasportate poi in ospedale in codice rosso. I motivi si possono immaginare: ferite causate dall'esplosione di bombe carta e petardi. Poco dopo in via Abbondio, zona Sempione, un 30enne è stato ferito all'occhio, dopo che un un razzo lo ha colpito al volto.
Quindi raga. Ok pooopopopopo. Ma anche meno.
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