Chiamare, navigare, giocare, acquistare, videochiamare, registrare, fotografare... quante azioni più o meno utili possiamo fare con i nostri cellulari, eh? Che roba. Se ripensiamo a quei primi Motorola grossi come mattoni, con tanto di antenna, tasti pesantissimi e un monitor grande mezzo mignolo. Ah, il progresso. Non parliamo poi degli iPhone, e della dipendenza vera in grado di suscitare nei suoi adepti. Code e code infinite per acquistare l'ultimo modello, che promette di essere ancora più veloce, ancora più sottile, ancora più pazzesco. E, a breve, forse, anche di misurare la temperatura.
Se pensate che c'entri la pandemia, sappiate che no. Il 30 marzo 2018 la Apple presentò un innovativo brevetto, da poco scovato negli archivi dello United States Patent and Trademark Office, che propone un "Accessorio per la fotocamera" utile all’"Elaborazione dei dati dell’immagine per la misurazione della temperatura". Così, senza sapere quanto questo termometro sarebbe poi stato utile in tempo di pandemia.
Ma cusa l'è? In pratica si tratterebbe di una lente aggiuntiva da montare davanti alla fotocamera anteriore, in modo tale da "Essere utilizzata per convertire uno smartphone in un dispositivo di misurazione della temperatura per fornire misurazioni della temperatura facilmente accessibili". E così prima di una cena con gli amici, di una giornata di lavoro in ufficio, di un caffé con un'amica taaac, misurazione veloce della temperatura con la stessa rapida manualità di un selfie.
Riassumendo, noi dovremo soltanto sistemare la lente, inquadrare la faccia interessata e premere un tasto per scoprire a quanti gradi se la viaggia il destinatario della misurazione. Tutto bellissimo, ma in realtà non sappiamo se la Apple stia effettivamente pianificando di lanciare il prodotto sul mercato. Il business potrebbe funzionare, ma andrebbe probabilmente cavalcata l'onda della pandemia perché abbia senso. Cinico, ma è così.
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