Gelato artigianale al gusto di menta, lime e rum. Se lo avessero chiamato mojito sarebbe passato quasi inosservato nella caldazza della torrida estate italiana.
Invece, prima di mettere in vetrina la vaschetta, a qualcuno è venuto in mente di scrivere sul cartellino Green Pass, e da lì la faccenda è diventata più virale del virus. Oggi come oggi ne servono dodici chili al giorno per soddisfare la domanda di curiosi e golosi.
I geni del marketing sono toscani e fatturano alla gelateria Il Morino in quel di Prato, non distante da Firenze.
Si segnalano imitazioni e varianti diffuse in tutta Italia, ma da Il Morino sanno cavalcare il successo con abili strategie di social media management. Dalla loro pagina Facebook leggiamo che "il gusto Green Pass non ha nessun effetto collaterale se non quello che ti venga voglia di fartene UNA SECONDA, una TERZA o una QUARTA DOSE!! 🤪🍦#ridiamocisu"
Molti i sorrisi tra i follower e i clienti abituali. Qualcuno addirittura scherza scrivendo che farà un salto per ottenere il Green Pass necessario per entrare a un concerto.
Il successo raggiunto meriterebbe un premio ad honorem per la valorizzazione del brand. Le giovani leve della comunicazione prima di iscriversi a costosi master, farebbero bene a offrirsi come stagisti alla gelateria Il Morino di Prato. Due palle di Green Pass e passa la paura! TAAC!
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