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Applausi: in Francia contraccettivi gratis per tutte le donne under 25

Il Ministero della Salute francese ha annunciato che dal 2022 tutte le ragazze fino ai 25 anni potranno avere contraccettivi e procedure mediche gratis.

Non avranno il bidet, ci avranno ciulato la Gioconda, però i francesi in tema di contraccettivi sono molto più avanti di noi. Tocca ammetterlo. La big news è questa: in Francia il Ministero della Salute ha annunciato che dal 2022 tutte le ragazze fino ai 25 anni potranno avere contraccettivi gratuiti. Quindi pillola, anello, cerotto, spirale… tuscos. In più il sistema sanitario francese si farà carico anche delle visite, dei test o delle altre procedure mediche relative al controllo delle nascite. Avanguardia.

“Assurdo che le donne non possano proteggersi da una gravidanza indesiderata, se decidono di farlo, perché costa troppo”, ha dichiarato il ministro della Sanità francese Olivier Véran. Gli amici francesi erano comunque già più avanti di noi: fino ad ora i contraccettivi ormonali erano infatti gratuiti sotto i 18 anni, ma il governo ha deciso di estendere il provvedimento fino ai 25.

Véran ha spiegato a France 2 che da gennaio del 2022 le under 25 anni potranno godere di visite mediche, test o altre procedure mediche relative alla contraccezione gratuitamente, e gratis saranno anche gli anticoncezionali ormonali. “Questa decisione riguarda la contraccezione ormonale, i test biologici che la accompagnano, la prescrizione della contraccezione e tutte le cure relative alla contraccezione fino all’età di 25 anni”, ha precisato il ministro. Ma perché è stato esteso il provvedimento fino alle 25enni? Bè, perché da quando sono stati introdotti i contraccettivi gratuiti per le minori di 18 anni, c’è stato un importante calo nel numero di aborti nel Paese. Dal 2012 al 2018, infatti, il numero di interruzioni di gravidanza in Francia è sceso dal 9,5 per cento al 6 per cento.

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Véran ha sottolineato, però, come negli ultimi tempi l’uso dei contraccettivi tra le ragazze stia diminuendo. “La ragione principale di ciò è finanziaria. Costa troppo“. Da qui, l’idea dell’estensione del provvedimento. L’Italia dovrebbe prendere appunti, ma tocca ammettere che siamo indietro anni luce. Nella classifica che valuta la diffusione della contraccezione, su 45 paesi europei il nostro si posiziona al 26esimo posto, vicino a Turchia e Ucraina. Siamo quasi totalmente sprovvisti di politiche per il rimborso dei contraccettivi o per la loro distribuzione gratuita. Nel 20% dei casi “Il coito interrotto è il terzo metodo più usato per evitare una gravidanza”, ha affermato l’Istat. Che dite, ci evolviamo?

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