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instagram_selfie

La notizia non notizia è che Instagram nuoce gravemente alla salute (mentale) delle ragazzine. Niente che non sospettassimo, visti i modelli artificiosi proposti dal social, le foto artefatte delle influencer, i filtri che incitano a una perfezione a stampino che devasta l'autostima già fragile di un'adolescente media. Il Wall Street Journal, però, è entrato in possesso dei risultati di alcuni studi condotti in gran segreto dall’azienda di Menlo Park. Studi che rivelano un retroscena gravissimo: Facebook è a conoscenza del fatto che Instagram sia pericoloso per la salute mentale delle ragazze adolescenti. Booom!

Secondo le ricerche, una ragazza su tre in possesso di un account Instagram sviluppa disturbi di percezione del proprio corpo. Mica poche una su tre. Male male male. Parliamo di problemi come insicurezza, disturbi dei comportamenti alimentari, depressione, auto isolamento. In casi rari anche suicidio. Il Wall Street Journal è venuto in possesso di alcuni documenti riservati ai dipendenti di Facebook e ha deciso poi di sputtanare il colosso rendendo noto di come Zuckerbarg e i suoi conoscano bene gli effetti dannosi del social.

instagram_ragazza.jpg

Le slide diffuse dal WSJ e che riportano i doc pubblicati nella chat interna dell'azienda nel 2020, indicano che "Il 32% delle adolescenti dicono che quando hanno pensieri negativi sul proprio corpo, Instagram le fa sentire peggio". Eh grazie, il 90% delle fighe su IG sono photoshoppate in ogni dove. Ma andiamo avanti. "I confronti che avvengono su Instagram possono cambiare il modo in cui le giovani donne vedono e descrivono se stesse". E poi ancora: "Per una ragazza su tre noi peggioriamo i problemi di rapporto col proprio corpo", avvertiva un'altra ricerca del 2019. "I ragazzini danno la colpa a Instagram per l'aumento del tasso di ansietà e depressione", diceva un'altra slide". Ok, il messaggio è chiaro. Instagram non fa bene alle teenager. 

Facebook, che possiede Instagram, ha accusato il colpo e poi ha deciso di reagire all'inchiesta del WSJ con una sorta di supercazzola. In un post pubblicato sul blog della società, la vicepresidente e head of research di Facebook, Pratiti Raychoudhury, ha definito la ricerca svelata dal giornale "Non accurata” e ha respinto le affermazioni secondo le quali Instagram sarebbe dannoso per le adolescenti. Raychoudhury ha affermato che molte adolescenti hanno detto all'azienda che utilizzare Instagram le aiuta quando “Stanno lottando con il genere di momenti difficili e problemi con cui i ragazzi hanno sempre dovuto fare i conti”. Insomma, la queen del ribaltone.

"Nonostante il titolo della diapositiva non lo dica in modo esplicito, la ricerca mostra che, tra tutte le ragazzine che ci hanno detto di avere problemi con la propria immagine corporea, un terzo afferma che Instagram aveva peggiorato le cose. Quindi, non si tratta di un terzo di tutte le adolescenti", ha spiegato la Raychoudhury. Belle parole eh, peccato che Facebook abbia scelto comunque di non pubblicare i dati della ricerca citata dall’articolo del Wsj. Verrebbe da pensare, malignando, che abbiano qualcosa da nascondere. Sarà mica perché Instagram rappresenta i guadagni principali dei 100 miliardi di dollari di entrate annuali di FB, e che è anche il social con un miglior margine di crescita visto che attira i giovanissimi? 

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