Skip to content
Oh ma le avete viste? A Milano (e dintorni) è invasione di gatte pelose, brutte ma innocue / Su Whatsapp arrivano le spunte blu “universali”, così sapremo DAVVERO se un messaggio è stato letto / A Milano è boom del doppio cognome: 1 neonato su 5 lo porta già, ma la natalità è ai minimi storici / In Germania si sta pensando a una paghetta di Stato da 10 euro al mese per aiutare i bambini a costruirsi la pensione / Rendere la mancia obbligatoria in Italia: la proposta di un ristoratore scatena le polemiche (ovviamente) / A Milano sta per riaprire il Twiga di Del Vecchio, con “ospiti internazionali” e massima riservatezza… / New Martina ha inaugurato il suo negozio al Fiordaliso di Rozzano: folla di fan al centro commerciale / Chiude tutto, ma almeno riapre il cinema Odeon (anche se lo ritroveremo un po’ cambiato) / Ma pensa, tre degli ospedali migliori AL MONDO si trovano a Milano / Perché a Milano stanno chiudendo tutti i luoghi più iconici? Addio anche al Tenoha / Oh ma le avete viste? A Milano (e dintorni) è invasione di gatte pelose, brutte ma innocue / Su Whatsapp arrivano le spunte blu “universali”, così sapremo DAVVERO se un messaggio è stato letto / A Milano è boom del doppio cognome: 1 neonato su 5 lo porta già, ma la natalità è ai minimi storici / In Germania si sta pensando a una paghetta di Stato da 10 euro al mese per aiutare i bambini a costruirsi la pensione / Rendere la mancia obbligatoria in Italia: la proposta di un ristoratore scatena le polemiche (ovviamente) / A Milano sta per riaprire il Twiga di Del Vecchio, con “ospiti internazionali” e massima riservatezza… / New Martina ha inaugurato il suo negozio al Fiordaliso di Rozzano: folla di fan al centro commerciale / Chiude tutto, ma almeno riapre il cinema Odeon (anche se lo ritroveremo un po’ cambiato) / Ma pensa, tre degli ospedali migliori AL MONDO si trovano a Milano / Perché a Milano stanno chiudendo tutti i luoghi più iconici? Addio anche al Tenoha
CONDIVIDI:
Link copiato!

La denuncia dell’influencer Tasnim Ali: “Nessuno mi affitta casa perché porto il velo”

L'influencer, italiana di origini egiziane, non riesce a trovare una casa insieme al compagno. E non è l'unica a denunciare un atteggiamento di presunto razzismo da parte dei proprietari di immobili e delle agenzie.

Siamo nel 2021, o forse no. Il dubbio viene leggendo la storia, ormai viralissima, di Tasnim Ali, influencer molto nota su Instagram e TikTok. Se non bazzicate i social, breve recap: Tasnim è nata ad Arezzo da genitori egiziani (suo padre è l’Imam della Magliana), ma è cresciuta a Roma. Ergo, italianissima. Il problema è il suo nome, e il fatto che porti il velo. Un problema, sì, perché stando a quanto denunciato dalla stessa Tasnim, non riesce a trovare qualcuno disposto ad affittarle casa. 

Questa la situation: pochi mesi fa Tasnim si è fidanzata e adesso lei e il compagno stanno cercando una casa in cui vivere, in affitto. Peccato, però, che nessuno sembra disposto a dargliela. “Ogni volta che chiamo qualcuno, prendo tranquillamente appuntamento per vedere la casa. Giustamente se chiamo al telefono, dall’altra parte non si può sapere se sono straniera o meno. Quando dico il nome, già la voce inizia a cambiare. Poi anche solo dopo 10 minuti o anche il giorno stesso dell’appuntamento, mi dicono ‘Eh no, purtroppo la casa è stata già affittata’. Succede sempre così. Con tutte le case. Addirittura ho dovuto togliere l’immagine del profilo da WhatsApp perché è successo che, dopo aver dato il numero, non mi rispondevano più perché vedevano il velo, hijab”. Che brutta storia, dai.

Manco stesse cercando una casa incredibile, anzi. Un appartamento “Senza particolari pretese, una casa normale, siamo una giovane coppia”. Se all’inizio Tasnim ha pensato, in buona fede, a una casualità, dopo l’ennesimo rifiuto ha iniziato a venirle un brutto sospetto. “Gli episodi sono diventati troppo frequenti, era così per ogni appartamento, anche per quelli che avremmo voluto fermare, con caparra e mensilità in anticipo, senza averli visionati. Ma Tasnim Ali è in buona compagnia, se così si può dire.

Solidarietà alla ragazza è arrivata anche da Raissa Russi, torinese, famosa sui social per il modo in cui lei e il fidanzato Mohamed Ismail Bayed, nato in Marocco, raccontano la loro vita insieme, tra normalità, pregiudizi e tanta ironia. Anche lei sta cercando casa, questa volta a Milano, insieme al fidanzato, chiamato Momo, ma sta riscontrando un bel po’ di menate. “Noi ci siamo portati dietro mia mamma per cercare casa – si è sfogata su Instagram – A 25 anni. Perché avevamo paura di non essere presi sul serio o di essere scartati a prescindere. Momo ha mandato diverse mail firmandosi con il suo nome, ha ricevuto solo una risposta. Ma contattati da me, strana coincidenza, erano libere”. E poi ancora: “Sono piena di messaggi di coppie multiculturali o di persone italiane di origine straniera che non trovano casa da anni. Da anni. Questa situazione è discriminatoria, ingiusta e illegale”.

Tasnim ha poi proposto un altro punto di vista. “Parlandone con altre persone straniere, mi hanno detto che anche a loro succede lo stesso. Mi hanno quindi confermato che è proprio questione di razzismo. Le mie sorelle, tra l’altro, mi hanno detto che in realtà da una parte hanno ragione. Questo perché molti stranieri quando vengono qui o non pagano l’affitto o quando prendono un mutuo iniziano a pagare per poi lasciare la casa così com’è e tornare al loro Paese. Solo che non la trovo una cosa tanto giusta: perché generalizzare?“. Già. Perché?

CONDIVIDI:
Link copiato!