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L’idea della Tiktoker: “Pagate 15 dollari per vedere mia figlia appena nata”. E scatta la polemica

Zoe Laverne, dopo il parto, ha proposto ai follower di acquistare un set esclusivo di foto della bimba, a pagamento. Una scelta che a molti non è piaciuta.

Ogni giorno i social ci regalano perle di inestimabile valore. L’ultima in ordine di tempo arriva da una tiktoker, una certa Zoe Laverne che nel mondo social è piuttosto nota, tanto da avere quasi 3 milioni di follower solo su Instagram (20 milioni su TikTok, roba grossa). Il fatto è questo: Zoe ha partorito ma ha deciso di non mostrare ai suoi seguaci le immagini della piccola. Cioè, in realtà chi voleva vederla in esclusiva doveva pagare 15 dollari. Ah.

Quando Zoe ha partorito, lei e il compagno Dawson Day hanno messo subito a disposizione dei fan un set esclusivo di foto della bimba, a pagamento. Apriti cielo, in tempo zero è partita la super polemica social, anche comprensibile per carità. Solo che poi, come succede sempre, ci sono quelli che sbracano. Già, perché tra le tante critiche rivolte alla curiosa iniziativa, c’è stato anche chi c’è andato giù pesante. “Sono spaventata. Non sono mai stata una madre. Non è stato facile trovarsi di fronte alla quantità di odio, minacce di morte e cose semplicemente offensive che erano già state pubblicate su mia figlia prima del suo arrivo”.

In pratica la tiktoker ha spiegato di aver voluto condividere le foto della piccola solo con chi non l’avrebbe insultata. Con chi le avrebbe voluto bene, di riflesso al successo della madre. Che ci può pure stare, per carità. Ma farsi pagare? Sul serio? “Io e Dawson avevamo pensato di non condividere le foto di nostra figlia. Ma volevo che i miei follower facessero parte di questo fantastico viaggio, quindi, nel tentativo di essere genitori protettivi, abbiamo pensato che, se avessimo messo le foto private, solo i fan e i follower avrebbero pagato per vederle e avremmo limitato un po’ dell’odio e delle minacce. Ora vedo come è apparsa la nostra scelta a molti e trovo orribile aver confuso o urtato qualcuno. Per favore, siate pazienti con me“.

C’è di buono che, per spegnere le polemiche, i soldi guadagnati con le foto della figlia saranno devoluti in beneficenza. “Ho deciso di devolvere il ricavato ad altri genitori con bambini che ne hanno bisogno. Daremo i soldi a un asilo locale”. E intanto alla piccola Emersyn i due sgamatissimi genitori hanno aperto un profilo Instagram che vanta già un botto di follower. Ok il business, ma non è un po’ too much?

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