Stiamo probabilmente per mandare a ramengo le vostre poche - ma millantate - conoscenze in fatto di vini. Da oggi, cari Imbruttiti, la pronuncia del Gewurtztraminer sarà l'ultimo dei vostri problemi. Questo perché secondo un'analisi di Coldiretti su dati Infoscan Census, gli italiani hanno dei nuovi vini preferiti con cui fare bella figura al ristorante e durante le cenette casalinghe.
Da quanto emerge dal focus inerente i primi nove mesi dell'anno, diffuso in occasione del Vinitaly Special Edition di Verona, i vini autoctoni occupano la top 10 delle bottiglie che hanno fatto registrare il maggior incremento dei consumi in valore.
Come tutti sappiamo, gli italiani in pandemia hanno sbevazzato alla grande. Il dettaglio importante che sottolinea Coldiretti è che hanno prediletto produzioni del territorio, dalle più blasonate alle new entry che si sono fatte strada nelle cantine e nei cuori.
Nel complesso, le vendite sono aumentate mediamente del 9,7%, trainate dagli spumanti (+27,1%, rispetto al 2020) che ci hanno fatto sbocciare come non mai. Questo scacco matto alle bollicine estere si deve all'alta qualità dei prodotti, alla vastissima biodiversità (patrimonio del Made in Italy) e alla tradizione millenaria della viticoltura tricolore.
Ecco la top 10 delle bottiglie di vino preferite e acquistate dagli italiani: Lugana (primo posto, +49% di vendite nel 2021); Brunello di Montalcino toscano (secondo posto, +47% di vendite); Barolo piemontese (terzo posto, +43%); Sagrantino di Montefalco dell'Umbria (quarto posto, +42% ); Valpolicella Veneto (quinto posto, +31%), Nebbiolo piemontese (sesto posto, +31%); Valpolicella Ripasso del Veneto (settimo posto, +31%), Ribolla del Friuli Venezia Giulia (ottavo posto, +30%); Passerina marchigiana e abruzzese (nono posto, +20%); Grillo di Sicilia (decimo posto, +20%).
Chi li conosce tutti, alzi il calice!
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