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Da via Orefici e piazzetta Liberty: come sta cambiando (in meglio) il centro della City

Le vie che si intrecciano nel cuore pulsante della City si stanno facendo belle, e a dimostrarlo c'è il cash tirato fuori dalle multinazionali per entrare in gioco.

Avendo passato mesi chiusi in casa, o al massimo a fare una corsetta attorno al palazzo, è un attimo che una volta tornati in centro città ci si trovi spaesati. Le vie che si intrecciano nel cuore pulsante della City si stanno facendo belle, e a dimostrarlo c’è il cash tirato fuori dalle multinazionali per entrare in gioco. A lot of.

Tipo, piazzetta Liberty. Da quant’è che non ci passate? Da anni ormai il Global flagship store europeo di Apple ha ridisegnato lo spazio grazie all’imponente scalinata, diventata punto di ritrovo per ragazzi e turisti. Ora Hines Italia ha completato la ristrutturazione della storica torre Tirrena. “Il piano terra ospiterà un brand internazionale del settore food attualmente presente solo a Londra”, ha dichiarato Mario Abbadessa, senior managing director e country head di Hines Italy, come riportato da Corriere. Che suspense.

Per dare nuovo lustro alla piazzetta sono stati tirati fuori 200 milioni di euro, mica noccioline. “Milano si risveglia dopo la pandemia con prospettive immobiliari migliori di prima — ha precisato il manager —. La rigenerazione sta portando i suoi frutti, tra noi e Apple su piazzetta Liberty abbiamo investito oltre 200 milioni ed è un esempio di come la collaborazione dei privati negli spazi pubblici possa portare valore aggiunto a beneficio di tutti”. Giusto.

Come i negozi ti cambiano una via. Tipo, via Orefici. Da quando ha aperto il megastore di giocattoli Fao Schwarz, quello dei film di Natale americani, nel palazzo ex Poste la gente si mette in coda per attendere diligentemente il proprio turno. Stessa cosa era successa con Uniqlo in piazza Cordusio. È la globalizzazione bellezza. Ma in via Orefici i lavori mica sono finiti, eh. Presto sarà spettinata da una riqualificazione generale a opera di Hines Italia e altri colossi della zona, come Generali a Fosun.

“Contiamo di avviare i lavori per una parziale, ragionata pedonalizzazione entro il 2022 per poi riuscire ad avere la nuova Cordusio in capo al 2024″, ha detto ancora Abbadessa, secondo il quale in centro ci sono molte altre vie che meriterebbero una rinfrescata. “La desolata via Mazzini si rivitalizzerebbe se si potesse ripensare il passaggio del tram e si allargassero i marciapiedi. In via Torino il turnover è fisiologico, nel nostro palazzo se ne è andato Geox ma è arrivato Portobello…”.

Oh, la Hines ci sta prendendo gusto a giocare a Monopoly edizione Milano. Con cinque miliardi mobilitati sul piattino per operazioni “Industriali più che speculative”, garantiscono. E così nasceranno presto uffici, negozi, edifici fighi come la già citata Liberty Tower, ma anche l’ex sede di Dolce Gabbana in via della Spiga 26 o la torre Velasca che sarà riqualificata entro il 2023 insieme all’area circostante. E non finisce qui: dall’ex Ippodromo del Trotto alle ex aree Falck di Sesto San Giovanni, secondo Hines Italia ci sono infinite location con grandi potenzialità da “Riempire di un senso, in modo che il maggior numero di persone le vivacizzino di giorno e di sera, frequentandole”.

Oh, finché si va migliorando, tuttapposto.

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