Che la pandemia ci avesse ucciso la libido, già lo sapevamo. Tra nani in dad, convivenza forzata e stimoli esterni ridotti all'osso, la voglia di divertirsi tra le lenzuola è venuta meno. Potevamo aspettarci, quindi, un crollo nella vendita dei profilattici. Alleati indispensabile di single e non, i condom sono ormai strumenti abbandonati in qualche tasca dei jeans, in attesa di tempi migliori. Come ad esempio vacanze a Mykonos, incontri post Tinder o passioni occasionali. Tutte robe intriganti che però trovano poco spazio in un mondo dominato da una cazzo di pandemia, in cui l'altro, più che possibile portatore di orgasmo, è diventato un possibile portatore di virus.
E niente, è finita che i preservativi non li compra più nessuno. Ad annunciarlo è stato Goh Miah Kiat, ad di Karex, colosso malese che produce un preservativo su cinque in circolazione nel mondo. Il boss ha rivelato a Nikkei Asia di aver subìto, negli ultimi due anni, un crollo nelle vendite fino al -40%. Niente più fughe in motel/hotel, niente pomiciate hard in macchine parcheggiate. L'è inscì. Pure l'industria del sesso a pagamento ha inevitabilmente fatto mancare il suo contributo, e il risultato è stato un grafico in caduta libera. Bisogna comunque dire che pure pre pandemia non è che il mondo dei profilattici fosse proprio al top: secondo Iri Research nel 2017 c'è stato un calo delle vendite del 2,4, salito a 3,4% nel 2018. Nel 2019 a sorpresa c'è stato un super sprint (+1,2%) ma l'infausto 2020 ha rovinato tutto decretando un -4,4%. Da cosa è dipesa questa crisi: si dice dalla maturità posticipata delle nuove generazioni, dalla contraccezione alternativa e persino dalle distrazioni social.
Che si fa quindi? Il business segue la corrente, e così la Karex ha deciso di puntare tutto sulla produzione dei guanti in gomma. Un altro alleato dell'uomo, sì, ma non contro gravidanze o malattie veneree. Bensì, contro il Covid. L'azienda punta a produrne 2 miliardi e mezzo di pezzi l'anno, per tornare a fatturare alla grandissima anche senza il sostegno di gente ingrifata.
Insomma, qui il sesso è proprio l'ultimo dei nostri pensieri. In Italia, una rielaborazione dell'Ufficio Studi Coop sul rapporto 2022 Coming Soon, ha confermato che il sesso è crollato in fondo alle priorità post-pandemia: il 64% degli intervistati mette tra i buoni propositi il prendersi cura di sé, il 63% l'equilibrio vita-lavoro e solo il 24% la ricerca di un partner. Oh, che dire. Speriamo che la fine di questo supplizio invogli il mondo a un ritorno alla vita. Il sesso chiaramente ne fa parte e se poi è sicuro... tanto meglio!
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