Non abbiamo ancora capito esattamente cosa siano, ma sappiamo di per certo che gli NFT saranno parte del nostro futuro. Definizione: i Non-Fungible Token sono beni non replicabili e sostituibili, perché possiedono una specifica individualità. Quelli bravi hanno già fiutato il business, e dopo l'Arco della Pace primo monumento del Metaverso, è arrivato anche il primo NFT restaurant al mondo. Si chiamerà Flyfish Club, inaugurerà nel 2023 a Manhattan (non si conosce ancora la posizione precisa) e sarà un club privato dove potrà accedere solo chi comprerà i loro costosissimi token.
Questi token, i Flyfish NFT, possono essere di due tipologie: tonni a pinna gialla, per l'iscrizione base che consente l’accesso illimitato a una sala da pranzo di quasi mille metri quadrati, un ristorante, un cocktail bar e uno spazio all’aperto; 7 tipi di sushi, il biglietto più costoso, che permette l'ingresso anche alla sala omakase privata del club, dove vengono offerti pasti di sushi a più portate creati dallo chef. Questi biglietti sono a disposizione di chiunque voglia entrare a far parte del nuovo circolo di Manhattan: i possessori di questi gettoni digitali potranno quindi accedere al locale, ma per pagare pranzi e cene bisognerà procedere in modo tradizionale, sganciando un bel po' di dollaroni.
Se la cosa vi interessa, preparatevi a tirare fuori un bel po' di cash. Inizialmente il biglietto standard costava circa 8mila dollari, ma visto il successo i prezzi sono saliti e per il token più esclusivo bisogna sborsare circa 30mila dollars. Tempo poche settimane e il VCR Group, il gruppo leader nel settore dell’ospitalità e della ristorazione che si occupa del progetto, ha già venduto 1.501 token. "Per un valore di circa 15 milioni di dollari", ha detto al Post David Rodolitz, fondatore e AD di VCR. Che roba raga. C'è anche chi sta comprando gli NFT non per poter frequentare il locale, ma per rivendere i token a un prezzo maggiore. Che business. “Una volta tokenizzata, l’iscrizione al locale diventa una risorsa economica: il titolare è proprietario dell’NTF e potrebbe usarlo per entrare nel locale, come previsto, ma potrebbe anche affittarlo o venderlo nel caso in cui non potesse andarvi”, ha spiegato Rodolitz al Fortune.
"Il valore sociale è parte integrante del progetto perché con gli NFT le persone raccontano digitalmente cosa gli piace e chi sono - ha sottolineato Rodolitz - Ora stiamo guardando LinkedIn, ma tra cinque anni per capire con chi ci stiamo interfacciando esamineremo il portafoglio di opere digitali". Imbruttiti, siete sul pezzo?
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