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Oh, a Milano si continua a parlare di taxi volanti: arriva il protocollo della svolta

La notizia era già nell’aria da tempo e ora potrebbe davvero diventare realtà. Oltre che da piccioni e pochi autorizzati, i cieli di Milano potrebbero presto essere solcati da taxi volanti. Passettino dopo passettino, il progetto futuristico sta prendendo forma.Nella giornata del 20 gennaio 2022, infatti, l’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) e Regione Lombardia […]

La notizia era già nell’aria da tempo e ora potrebbe davvero diventare realtà. Oltre che da piccioni e pochi autorizzati, i cieli di Milano potrebbero presto essere solcati da taxi volanti. Passettino dopo passettino, il progetto futuristico sta prendendo forma.

Nella giornata del 20 gennaio 2022, infatti, l’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) e Regione Lombardia hanno siglato il protocollo della svolta, che stabilisce alcune linee guide in grado di rendere possibile la cosiddetta advanced air mobility.

Il protocollo è solo un baby step in quello che è il master plan di Enac, impegnata a realizzare in collaborazione con le regioni italiane un vero e proprio ecosistema in grado di implementare la mobilità aerea intelligente. L’accordo infatti prevede fronte comune su punti come la definizione del contesto normativo, i servizi in collaborazione con il trasporto pubblico ecc.

Facciamo dunque un recap della situazione fino a oggi. Nell’autunno 2021 la società che si occupa della gestione di Malpensa e Linate (Sea) ha firmato un accordo con Skysports, azienda leader nella progettazione di vertiporti. Il piano è di sviluppare e gestire alcuni hub in Italia, partendo proprio dalla nostra città e dalle località interessate dalle Olimpiadi invernali 2026 (deadline teorica del progetto). Successivamente, il 17 dicembre è stata approvata la delibera che sansisce il protocollo d’intesa tra Sea e Palazzo Marino.

“L’introduzione della terza dimensione nella mobilità urbana sta portando una trasformazione che influenzerà il pensiero strategico dei territori: offrirà, nel futuro prossimo, un’alternativa alla movimentazione terrestre promuovendo l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale. La sfida, però, deve essere affrontata in maniera unitaria, come sistema Paese, coinvolgendo le istituzioni, il privato, il mondo della ricerca e le eccellenze industriali. È un dovere di tutti noi consegnare alle nuove generazioni una visione ampia della mobilità, coniugando, in un rapporto costruttivo, tecnologia e ambiente”, ha spiegato Alessio Quaranta (direttore generale Enac).

Per il momento però calmate gli animi, non si sa ancora quando questi maxidroni o taxi volanti potranno trasportare cose e persone nei cieli meneghini. La tecnologia esiste già, ma si sà, chi ha tempo (non) aspetti tempo.

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