Uè raga, stiamo rigando storto qui. Con 'sta storia del caro benzina è comprensibile cercare mezzi alternativi all'auto, ma figa dobbiamo saperli guidare. Ripetiamo insieme: "Il monopattino non è un gioco, posso fare male e farmi male". Perché questo rimbrotto, direte voi? Perché da giugno 2020 abbiamo oltrepassato i mille incidenti con il monopattino. Vi sembra normale?
A Milano, bisogna dirlo, siamo fissati col monopattino. È cheap, è cool. Ci sta. Ma, cavolo, siamo anche incapaci. Lo dicono i numeri. Quasi il 70% degli scontri con monopattini registrati in tutta la Lombardia avviene a Milano, come segnalato nella mappa dell’Areu, l’Agenzia emergenza-urgenza che coordina ambulanze e soccorsi. Dai, che scarsi. Non parliamo poi dell'asse corso Buenos Aires-corso Venezia, che disastro. La ciclabile ha sì fatto diminuire le auto, ma ha anche portato una valangata di incidenti. "Da quando sono state realizzate le piste ciclabili, gli incidenti sono passati da 28 del 2017 a 182 del 2021, con un aumento del 650%", si è lamentato l'assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato (FdI) nel corso dell'iniziativa Monopattini e dintorni, sicurezza, rischi, norme organizzata da Regione Lombardia e Polis.
Ma andiamo avanti con i numeri, che la roba è seria qui. Al Pronto Soccorso dell’ospedale Gaetano Pini, da maggio a novembre 2021, ci sono stati 28.169 accessi. Tra questi: 1.995 (quindi il 6,9%) per traumi da bici, moto, scooter e monopattini. Un altro esempio, il Niguarda. Da luglio 2020 a novembre 2021 sono stati 37 gli accessi al Pronto soccorso per incidenti da monopattino elettrico: 14 pazienti con trauma cranico, 7 con trauma toracico, tre con trauma addominale e 13 pazienti con trauma scheletrico. Ah, solo due indossavano il casco.
Che fare allora? Per cercare di regolamentare l'uso dei monopattini e migliorarne la sicurezza nell'utilizzo, il Consiglio regionale della Lombardia l'8 febbraio scorso ha approvato una proposta di legge al Parlamento volta a modificare l'attuale normativa sui monopattini elettrici. L'idea è di introdurre, oltre all'obbligo di copertura assicurativa per tutti gli utilizzatori, anche la frequenza di un corso di abilitazione per i conducenti minorenni, l'obbligatorietà del casco e, infine, il marchio CE per ogni monopattino circolante. Sarebbe una cosa buona e giusta. Anche perché i dati parlano chiaro: troppo spesso gli utilizzatori di monopattini fanno gli sboroni, non rispettano le regole, imboccano sensi unici contromano e superano limiti di velocità. Per non parlare dei semafori, questi sconosciuti, e dei marciapiedi su cui non potrebbero viaggiare e invece viaggiano che è una bellezza.
Imbruttiti col monopattino, capiamo la fretta di fatturare... ma ocio eh.
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