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Una gita al…Parco Burcina, dove contemplare la spettacolare fioritura di rododendri a un’ora (e mezza) da Milano

Gita fuori porta in una riserva naturale in provincia di Biella. Storia industriale e natura si intrecciano in un paesaggio da favola.

Primavera, gita fuori porta categorica

Imbruttiti, come ben sapete, siamo sempre alla ricerca di chicche per farvi passare una giornata o un weekend lontani dalle ansie e dallo sbatti metropolitano. Per poi tornare dentro la Circonvalla e fatturare a mille per tutta la settimana, si intende.

Durante il mese di maggio confidiamo che la bella stagione arriverà in pianta stabile, quindi abbiamo scelto un luogo ricco di vegetazione: la riserva naturale Parco Burcina a Pollone, in provincia di Biella. I locals sono soliti chiamare questo luogo, semplicemente, la Burcina

I più sgamati ricorderanno che, durante lo scorso autunno, Milano si era riempita di cartelloni che pubblicizzavano lo spettacolare foliage di questo parco. Ok, ma ora che le foglie sono di nuovo sugli alberi e non cadranno per i prossimi sei mesi, che senso ha andarci?

Fidatevi di me che da quelle parti sono nato e andavo alla Burcina a limon…ehm a contemplare la natura. Attorno alla metà di maggio, per un mesetto circa, nel parco si può ammirare la spettacolare fioritura dei rododendri. Tra i vari sentieri che percorrono la conca che ospita queste splendide piante vi sembrerà di perdervi in un labirinto fiorito.  

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Oltre ai rododendri la Burcina è anche molto altro. Prima di raccontarverlo, però, è necessario aprire una parentesi sull’avvincente storia di questo parco. 

Le sue origini discendono dalla storia imprenditoriale e industriale di successo della famiglia Piacenza (quelli dell’ancora oggi famoso brand di cashmere, per intenderci). Fu Giovanni Piacenza, a metà dell’Ottocento, a decidere di trasformare una collina in uno splendido giardino

Il sciur Giovanni iniziò ad acquistare vari terreni, siti nelle parti inferiori dei versanti rivolti a sud e a ponente della collina, per allestirli con sequoie, cedri dell’Atlante, pini strobus e altro. Il figlio Felice contribuì ancora di più: per quasi cinquant’anni lavorò giorno dopo giorno per acquisire nuovi terreni, per tracciare strade e sentieri, per piantare alberi e la spettacolare valle dei rododendri. In prima persona, senza avvalersi di architetti nella composizione del paesaggio. Il lavoro fu poi continuato da Enzo, un’altra generazione di Piacenza, sino al passaggio al Comune di Biella nel 1934. Quest’ultimo ha ulteriormente esteso l’area sino alle dimensioni attuali (cinquantasette ettari).

Dal 1980, con legge regionale, è stata istituita la Riserva Naturale del Parco Burcina Felice Piacenza e nell’area si svolgono anche numerose iniziative di sensibilizzazione ed educazione ambientale. 

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Tutto questo per dirvi che, grazie a questa meravigliosa storia, la Burcina oltre all’aspetto botanico può vantare anche un lato paesaggistico di livello: vi potrete trovare un laghetto romantico, le aree prative contornate da boschi come in zona Valfenera, la faggeta del Pian plà, il viale dei liriodendri, la già citata valle dei rododendri, l’area mediterranea, le viste sulle montagne e sulla pianura che spaziano dal Monviso all’Adamello. Insomma, un luogo altamente instagrammabile in tutte le stagioni dell’anno. 

Per arrivarci, la strada è molto semplice e ci vuole circa un’ora e mezza da Milano. Passate la Ghisolfa, A4 in direzione Torino con uscita al casello di Carisio e una quarantina di minuti di sbatti fuori dall’autostrada. Fate attenzione agli autovelox nell’abitato di Massazza, poi minicirconvalla della città di Biella (roba da cinque minuti, zero traffico) e tirate su verso Pollone. Poi basta seguire i cartelli (o il navigatore). Parcheggiate e sarete presto immersi nella natura e in paesaggi meravigliosi.

Se l’occhio vuole la sua parte, la pancia a un certo punto brontolerà. La Burcina è un luogo ottimo anche per un pic-nic all’aria aperta, ovviamente senza lasciare rifiuti. Se invece volete mettere i piedi sotto la tavola, sono presenti una trattoria e un ristorante con ottime recensioni su Google (Trattoria Burcina e il Cascinotto, forse è meglio prenotare). Per i più gourmet da segnalare che, poco fuori dal parco, sempre nel comune di Pollone, c’è anche un ristorante stellato (Il Patio). 

Se avete un intero weekend a disposizione, o comunque volete visitare i dintorni del Parco Burcina, il biellese è pieno di luoghi non troppo noti, ma veramente TOP. Il Santuario di Oropa, il Ricetto di Candelo, Biella Alta (il Piazzo), l’Oasi Zegna. Insomma un sacco di chicche che magari vi sveleremo nelle prossime puntate

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