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Nella top ten dei momenti imbarazzanti della vita, c'è sicuramente lo squillo inopportuno del cellulare durante un evento. Una Messa, o magari durante uno spettacolo teatrale. Durante un concerto, per esempio. È quello che è successo l'altra sera alla Scala, durante la seconda replica del concerto di Cori e sinfonie verdiane diretto da Riccardo Chailly. Figa una roba seria, solenne. Nel punto maggiore del climax del coro Patria oppressa, da Macbeth, è accaduto il danno: uno smartphone si è messo a squillare. Cioè dai, ma puoi? Cazzo ci vuole a mettere silenzioso prima di entrare a teatro? Le basi proprio. A meritare la news, però, è stata la reazione da vero Imbruttito del maestro Chailly.

Il direttore d'orchestra ha interrotto l'esecuzione e si è rivolto al responsabile dello squillo.  "Risponda pure, noi riprendiamo dopo", ha detto, facendo brutto. Che imbarazzo raga. "Vedete amici, siamo in molti in questo grande viaggio Verdiano con l'orchestra e il coro della Scala, ma non siamo soli perché stiamo realizzando un'incisione per la Decca di Londra per cui saremo ancora molti di più. È una cosa importante. Patria oppressa con l'ostinato squillo del telefonino non è possibile". E tutti giù ad applaudire il piglio del Maestro, che ha poi ricominciato lo show, lasciando il disturbatore a fare i conti con la sua figura di merda plateale.

Non è mica la prima volta che succede una roba del genere eh. Nel 2019 ben tre odiosi squilli hanno costretto il pianista russo Arcadi Volodos a smettere di suonare. Il musicista si è interrotto durante un bis e il pubblico ha iniziato ad applaudirlo con enfasi. Giusto il tempo per attendere che lo smemorato proprietario dello smartphone spegnesse il suo dispositivo, poi Volodos ha ripreso il suo concerto. Successe anche all'immenso Ezio Bosso, nel 2020. Al Teatro delle Muse di Ancona si stavano esibendo la Form Orchestra Filarmonica Marchigiana, diretta da Ezio Bosso, e l’oboista Francesco Di Rosa. Improvvisamente, lo squillo di un cellulare, che ha costretto l'orchestra a interrompersi causando il comprensibile scazzo del Maestro.

"È un vaso incrinato, è un’emozione interrotta, è una bellezza che si scompone, peggio di una tela sfregiata. È come lo squarcio su un Caravaggio, solo che la tela si può riparare, la musica no", ha detto Bosso alla platea. Secondo alcune analisi i colpevoli di queste interruzioni sarebbero per lo più gli anzianotti, che magari hanno meno dimestichezza con le diavolerie tecnologiche. Dai, ok. Però ocio, che la figura di merda è dietro l'angolo.

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