Su TikTok sta succedendo qualcosa di estremamente odioso, almeno per i boomer: non si sa bene perché, alcuni influencer si sono inventati una nuova parlata, definita corsivo. Nata come una presa per il culo del milanese gggiovane, un po' strascicato e cantilenante, è diventata adesso una roba super virale, con tanto di tutorial sul social per imparare a parlare da bimbiminkia. Sono tutti sicuramente ironici eh, però non è urticante? Dai figa.
Il video che sta martellando di più su TikTok è quello della tiktoker Elisa Esposito, con più di 700mila follower sul social, che fa la sua prima lezione di corsivo, anzi di corsivœ come si scrive adesso per rendere l'idea dello sbiascicamento. Ora: c'è da dire che fastidioso è fastidioso, però in effetti ricorda la parlata di molti guys del 2022, artisti compresi. Qui un video in cui Elisa paracula Blanco che (non avremmo mai pensato di dirlo) in effetti parla in corsivœ. Proprio come altri idoli della Gen Z tipo Sangiovanni, Myss Keta, Madame e Rkomi.
La cosa curiosa è che una delle prime tiktoker a lanciare 'sta cosa del corsivo non è affatto milanese, ma marchigiana from Ascoli Piceno. Si chiama Giulia Caselli e in un'intervista ha raccontato che questa idea di dare un nome alla parlata di certa gioventù meneghina è nata per caso. "Io e mia sorella per farci ridere a vicenda parliamo in un modo molto particolare - ha spiegato la ragazza a Dritto in cassa - utilizzando gli accenti tipici milanesi. Ho fatto un video insieme a una mia amica, scherzando su questa parlata e alla fine mi sono decisa a pubblicarlo". Non si sa bene come, il video ha avuto un successo clamoroso e in tanti hanno deciso di dilettarsi e divertirsi con questa nuova lingua.
Ma, come abbiamo detto prima, il corsivœ era già tra di noi prima ancora che qualcuno arrivasse a dargli un nome: uno dei primi show a dare popolarità alla parlata è stato Il Collegio, un tripudio di ragazzini figli della riccanza accomunati da questa cadenza annoiata e stridula. La parola più gettonata, segnatevelo, è il diminutivo di amore, amo, che in corsivo diventa amïo. E adesso che lo sappiamo possiamo pure dare fuoco agli smartphone, che ne dite?
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