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Ma lo sapete che a Treviso c’è un parco divertimenti a elettricità zero e totalmente gratuito?

Il luna park Ai Pioppi è nato da un'idea del proprietario, Bruno Ferrin, che ha voluto costruire quasi totalmente a mano un parco nel bosco antistante la sua osteria.

Montagne russe senza elettricità? Possibile? Assolutamente sì! Beccatevi ‘sta chicca perché merita. A Treviso, precisamente a Nervesa della Battaglia, tre orette e mezza da Milano, esiste un graziosissimo parco divertimenti in the middle of the bosco, costruito a mano e totalmente senza elettricità. Si tratta del luna park Ai Pioppi, nato da un’idea del proprietario, Bruno Ferrin, che ha voluto costruire quasi totalmente a mano un parco nel boschetto antistante la sua osteria di famiglia. Un genio della manualità il Bruno, che ha cominciato l’impresa nel 1969 costruendo un’altalena in ferro. Da li non si è più fermato: utilizzando materiali riciclati il Ferrin ha dato vita a giochi sempre più complessi che figa, manco l’enigmista.

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Parliamo di scivoli, tappeti elastici, liane, girelli, bob, montagne russe e un’altra cinquantina di giochi che esaltano nani e non solo. Le giostre più semplici le costruisce lui, direttamente in officina, mentre per quelle più complesse realizza il progetto presso uno studio di ingegneria, si avvale di materiali nuovi e li salda. Poi si passa a un attento collaudo e naturalmente a una costante manutenzione, cose che rendono il luna park super sicuro. Per i nani è il paradiso: ci sono aree per i piccinini fino ai 6 anni, e zone per bimbi più grandi in base all’età. Oh, e poi ci sono giochi solo per maggiorenni eh, quelli seri e adrenalinici. E voi direte: ma come fa a funzionare tutta la baracca senza elettricità? Eh, qui sta la genialata.

Le giostre entrano in funzione solo grazie alla forza di chi ci sale sopra. Potrebbe essere un po’ stancante, ma di sicuro è una trovata super originale, che coniuga divertimento e movimento. “Vent’anni fa c’è stato un momento in cui ho messo in vendita questo posto. In cuor mio, però, pregavo perché nessuno si facesse vivo”, scrive il Ferrin sul sito ufficiale del parco. “Perché lo amo troppo. Questo ambiente, quest’aria, il silenzio: senti solo il rumore delle foglie che si muovono e gli uccellini che cantano. Quando passo le giornate qui e arrivo a casa alla sera, io sento che ho vissuto“. Mamma che dolcezza, che amore.

Green e Grano, anzi solo green. Perché questo luna park immerso in un bosco di faggi, castagni, platani, betulle e olmi, è totalmente gratuito. Unica richiesta, per giocare bisogna consumare qualcosina in osteria, pure una merenda. Eh bè, minimo dai. Che poi l’osteria a conduzione familiare è pure molto economica e propone piatti del territorio libidinosi come carne ai ferri, baccalà alla vicentina, polenta, formaggi e dolci fatti in casa. Tutto da gustare, volendo, su rustici tavoli in legno rinfrescati dall’ombra degli alberi del bosco. Figa che pace. Ultime info: il parco è aperto il weekend, dalle 10 fino a che non fa buio. Gitarella?

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