Oggi vi raccontiamo una storiaccia from Belfast, Irlanda. In un locale della capitale una cameriera è stata costretta a pagare di tasca propria il conto di alcuni clienti che, belli belli, si sono alzati e se ne sono andati senza lasciare un euro. A lamentarsi con i media irlandesi è stata tale Louise, la mamma della povera cameriera protagonista della storia.
Stando a quanto raccontato dalla sciura Louise, la figlia avrebbe praticamente trascorso una giornata di lavoro senza ricevere compenso. Eh sì, perché quando un gruppo di clienti si è alzato da tavola e se ne è andato senza pagare, il proprietario ha deciso che sarebbe spettato alla ragazza risarcirlo. Ma che storia è? La donna si è detta indignata, perché è pura follia che una persona debba pagare per la disonestà altrui. Bella Louise, figa se c'hai ragione. A quanto pare non è una roba infrequente nel locale: la politica in vigore prevede che se un cameriere apre un conto e il cliente non paga, sono gli stessi camerieri a dover coprire il costo del cibo e delle bevande. Cazzata, possiamo dirlo?
La storia ha fatto il giro dei media irlandesi, poi dei social e quindi del mondo, visto che pure noi alla fine ne stiamo parlando. "Si tratta di un comportamento assolutamente disgustoso da parte del ristorante", ha scritto un utente. In molti hanno messo in dubbio la legalità della pratica e hanno esortato la cameriera a chiamare la Workplace Relations Commission (WRC, che poi è una specie di tribunale del lavoro) per denunciare il fatto. "È una vergogna che i datori di lavoro la facciano franca. È sfruttamento, perché la maggioranza dei camerieri sono giovani con un salario minimo". Il problem è che in questi casi non esiste ancora una legislazione che stabilisca chi deve pagare, e così molti proprietari di locali se ne approfittano. Pessimi.
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