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E ma che vergogna! A Milano nessuno affitta casa a Paolo e Carlotta perché hanno la sindrome di down

Nonostante abbiano entrambi un lavoro a tempo indeterminato e siano perfettamente in grado di badare a se stessi, i proprietari degli appartamenti li snobbano. "Uno aveva paura che ci buttassimo dalla finestra". Seriously?

Che figura di merda che stiamo facendo raga. Come milanesi proprio. Due ragazzi, Paolo e Carlotta, non riescono a trovare una casa in affitto a Milano perché entrambi hanno la sindrome di Down e i proprietari degli appartamenti, non si sa bene perché, preferiscono evitare di metterseli in casa. Al Corriere della sera i due hanno riversato tutta la loro amarezza, perché dopo quasi cinque anni insieme vorrebbero giustamente andare a convivere, ma è da un anno che sono in stallo e non riescono a trovare una cippa. Nisba. Che poi figa, basterebbe un minimo approfondimento della situa per capire che Paolo e Carlotta sono due bravi ragazzi, entrambi con un lavoro a tempo indeterminato (cosa rarissima di ‘sti tempi) e perfettamente in grado di badare a se stessi, come confermano i rispettivi genitori e l’associazione che li segue. E allora?

Eh, i pregiudizi signora mia. Carlotta Sganga ha 39 anni ed è impiegata in un’agenzia di lavoro mentre Paolo Sesana di anni ne ha 35 ed è dipendente di un fast food. Lei, al momento, vive in un appartamento con altri ragazzi Down e gli educatori, mentre lui abita con la madre a Cinisello Balsamo. Hanno una vita super movimentata: oltre al lavoro, Paolo gioca a basket e Carlotta si diletta col karate. Il loro amore, come anticipato, dura da quasi cinque anni, ma la lontananza e gli impegni li costringono a vedersi solo un paio di giorni alla settimana. Andare a convivere però, sembra una mission impossible. “Una volta le trattative stavano andando bene, al momento di consegnare la caparra di 3.600 euro ci hanno detto che non si poteva più procedere. Un’altra volta la proprietaria di una casa al quarto piano ci ha detto: ‘Non posso rischiare che si buttino dalla finestra‘” ha raccontato la madre di Carlotta al Corriere della Sera. Buttarsi dalla finestra? Seriously? A parte la totale ignoranza di questa affermazione ma poi come ulteriore garanzia l’affitto verrebbe intestato all’organizzazione che li supporta, il Circolo Culturale giovanile di Porta Romana. Quindi bo.

A Paolo e Carlotta piacerebbe trovare una casa con due camere in zona di piazzale Lotto, Wagner o vicino a corso Vercelli, dove l’associazione di cui fanno parte ha un’altra casa, così da poter frequentare i loro amici. “Non ho mai avuto un amore vero, così profondo, come Carlotta. La sera al telefono mi commuovo, perché siamo sempre lontani“, ha raccontato il Sesana al Corriere, e ci scatta subito la lacrimuccia. Ecco perché ci uniamo al coro e lanciamo il messaggio: se qualcuno ha voglia di aiutare Paolo e Carlotta, semplicemente dando in affitto un appartamento, può scrivere al Circolo Culturale Giovanile di Porta Romana (portaromana.circolo@gmail.com). Dai dai dai!

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