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Lifestyle
pioggia_tristezza

Se da qualche giorno vi sentite particolarmente giù, di cattivo umore, nervosi e tristi, ma non sapete bene il perché, è probabilissimo che quel perché sia la meteoropatia. Che sembra una roba da nonni, come quando i nostri vecchi ci dicevano: "Mi fa male la testa, sta per piovere". Quelle robe lì. As usual, avevano ragione loro. Il mal di tempo esiste eccome, ed è bello ricco di possibili sintomi come depressione, irritabilità, stanchezza, calo della pressione, nausea, mal di testa, difficoltà d’attenzione. Bello, eh?

I doc chiamano questo malessere meteoropatia primaria o sindrome di Balzac, dal nome del celebre scrittore francese che nel romanzo Il medico di campagna ne descrisse per primo tutte le possibili manifestazioni. La meteoropatia spunta fuori quando cambia il tempo in modo drastico e molto spesso durante i cambi di stagione. Tipo in questo periodo, con l'autunno che si sta facendo bello che sentire con i suoi nuvoloni e la sua pioggia. A soffrirne sarebbe il 25% degli italiani, soprattutto donne e anzianotti. Ma perché stiamo male? Perché l'organismo deve adattarsi al cambiamento (climatico) e non riuscendo a compensare l'alterazione, si sfoga esprimendosi con doloretti e brutte sensazioni. Easy.

La scienza ci dice che alla base della meteoropatia c'è molto spesso un cattivo funzionamento dell’ipotalamo, che è quella regione del cervello fondamentale per mantenere sotto controllo la temperatura corporea. L'ipotalamo ballerino, quando cambia il tempo, sbarella e invia ordini sballati ai centri ghiandolari, che con i loro ormoni si occupano di mantenere il benessere generale dell’organismo. Ma non per tutti è così. C'è anche chi subisce un'eccessiva reazione del sistema nervoso centrale agli stravolgimenti del tempo, e questo spiega anche perché molti meteoropatici soffrono anche di ansia e di estremo sbattimento. Oltre al brutto tempo, anche il buio fa la sua parte. Con l'arrivo dell'autunno/inverno le giornate si accorciano e tipo già alle 17 l'oscurità regna sovrana. Percependo la mancanza di luce, il cervello riduce la produzione di serotonina, l'arcinoto ormone del buonumore, e invece aumenta la melatonina, che rilassa ma ci sbatte pure parecchio. Ecco allora spiegato perché, tendenzialmente, il buio ci rende tristi.

Imbruttiti, se vi ritrovate nell'identikit del metereopatico, sappiate che qualche accorgimento per migliorare la situa c'è. Tipo meditare: trovare qualche minuto al giorno per concentrarsi sulla respirazione, rilassarsi e staccare il pensiero dalle menate quotidiane. Altra dritta: fare sport all'aria aperta. Basta anche una semplice camminata, fatta quando ancora c'è luce, per attivare la produzione di serotonina ed endorfine e riportare il buonumore nella vostra vita. Ma anche prendersi del tempo per dedicarsi a se stessi aiuta: hobby, attività divertenti, uscite. Sembrano cazzate, ma quando parte l'autunno spesso ci sentiamo obbligati a fare trecentomila robe e dare tutto sul lavoro, col rischio di mettere in un angolino il nostro benessere psicofisico. Guai!

Oh raga, se poi la sadness è violenta, meglio parlarne con uno che ne sa. Un medico, uno psicologo. O, in alternativa, due bei tickets di sola andata per le Maldive e ciaone!

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