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I milanesi fuggono dal centro città: le case adesso si cercano in periferia

Secondo una ricerca Unipol elaborata da Ipsos, un terzo dei milanesi, nei prossimi due anni, vuole cambiare casa, e chi abita dentro la prima cerchia si sposterà verso quartieri periferici ben serviti dai mezzi pubblici. Parliamo del 73% eh, mica pochi.

Una volta vivere in centro era una figata, ti sentivi in the middle of the world. Avevi i collegamenti, il business, la movida, lo shopping. Tuscoss. Oggi, la combo pandemia-prezzi folli ha ribaltato completamente la situa. Tanto che i milanesi dal centro stanno scappando a gambe levate. Via via via. Ce lo dicono i numbers: secondo una ricerca Unipol elaborata da Ipsos, un terzo dei milanesi, nei prossimi due anni, vuole cambiare casa, e chi abita dentro la prima cerchia si sposterà verso quartieri periferici ben serviti dai mezzi pubblici. Parliamo del 73% eh, mica pochi. Bella la comodità, la movida, il bussiness, ci mancherebbe: ma figa che prezzi! Meglio decentrati, ma con un po’ di cash ancora nel portafogli.

Ormai solo un misero milanese su quattro desidera vivere nel centro storico: gli altri puntano a quartieri come Dergano, Nolo, Isola e Città Studi (43%) ma c’è pure un 30% che sceglie volentieri l’hinterland, purché ben collegato. Insomma, il centro centro non se lo fila più nessuno. C’è di buono che questi dati raccontano di una città che merita al di là del centro storico, una City bella tutta, con zone un po’ decentrate ma comunque super vivaci. Naturalmente il primo fattore di scrematura per chi vuole acquistare è il prezzo (67%): con il rincaro di qualsiasi cosa, la gente normale non ce la fa a spendere un milioncino per un bilocale vista Duomo. Anche perché il secondo criterio di scelto è la metratura (41%): se c’è una cosa che ci ha lasciato la pandemia, è il desiderio di abitazioni ariose, spaziose, dove volendo si può stare a cazzi propri dal resto della family. Quindi: meglio vivere un po’ fuori, ma spendere meno per case più grandi. Il 39% punta sulla luminosità, e questo dato ci racconta soprattutto le nuove esigenze di chi ormai lavora fisso (o quasi) da casa. Servono ambienti più comodi, pratici, vivibili. E poi tira ancora tantissimo il verde: i milanesi sbarellano per giardini e spazi esterni, che tanto ci sono mancati durante i lockdown.

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Ma nella decisione di spostarsi un po’ fuori, pesa anche il bisogno di maggiore sicurezza. Il centro centro non viene percepito come un luogo particolarmente sicuro, e i dati lo confermano: secondo le ricerche Areu, nel mese di ottobre risse, rapine e aggressioni si sono concentrate proprio nel centro storico, a Garibaldi, sui Navigli e in Stazione Centrale, molto di più rispetto a zone storicamente dark come via Padova, Corvetto o San Siro. Tra i dati più interessanti della ricerca Unipol, anche la preferenza per un’abitazione di proprietà. Per quanto i prezzi siano spesso proibitivi, si desidera investire in immobili a Milano, che con il 67% delle preferenze è la prima città, tra quelle metropolitane oggetto dell’indagine Change Unipol, con la più alta propensione all’acquisto.

Che dite Imbruttiti, ci confermate la tendenza? Siete tra i pochi fedelissimi del centro o state puntando alle periferie?

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