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Nella Torre Allianz ha aperto DaV, ristorante di casual dining della super stellata famiglia Cerea

DaV Milano by Da Vittorio, al primo piano della torre progettata da Arata Isozaki e Andrea Maffei, è la prima insegna milanese nella storia della famiglia Cerea, che nel mondo conta già 8 stelle Michelin. Cosa sapere, dal menù all'arredo di design.

Raga, siete in cerca di un nuovo posticino dove organizzare un pranzetto di lavoro? O magari una mangiatina di livello con il partner? Tela chi la dritta: DaV Milano by Da Vittorio, la prima insegna milanese nella storia della famiglia Cerea, che nel mondo conta già 8 stelle Michelin. Il locale si trova al primo piano della Torre Allianz, progettata da Arata Isozaki e Andrea Maffei all’interno del complesso Citylife. Dalla hall si prende l’ascensore, si arriva al primo piano e qui si apre un’ampia sala con bancone da 60 coperti e, fuori, un alternarsi di terrazze con affaccio sulla piazza Tre Torri, per altre 90 sedute. Sciccosissimo.

Il locale in realtà ha aperto in sordina lo scorso 4 luglio e dopo qualche mese di rodaggio la famiglia Cerea ha ufficializzato in questi giorni la presenza di DaV Milano by Da Vittorio inda City. Il brand DaV si differenzia dalla casa madre perché propone un format più informale e leggero di causal dining, con la qualità della materia sempre però fulcro della ricerca. In cucina Chicco, Bobo e Francesco Cerea hanno deciso di affidarsi a due giovani executive chef: Nicholas Reina, milanese, 29 anni, e Paolo Pivato, giargiana padovano di Cittadella, 38 anni. In sala gironzolano invece altre personalità note dell’ambiente, il general manager Salvatore Impieri, il restaurant manager Stefano Lotti e il bar manager Cosimo Nucera. Autorevolezza. Raga, qui le stelle non mancano: l’ambientino vanta 8 stars Michelin sparse tra l’Europa: il tristellato a Brusaporto in provincia di Bergamo; il bistellato di Saint Moritz; la stella a Il Carpaccio al Royal Monceau di Parigi e, in Asia, le due stelle di Shanghai.

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Andiamo al sodo: il menù. Accanto alle autentiche istituzioni come il pacchero e l’elefantino con patate al forno e pomodorini canditi, si possono degustare piatti della tradizione e dell’innovazione, oltre a un’interessante selezione di pizze, dalla napoletana alla pala romana, fino a quelle con topping gourmet, firmata da Alessio Rovetta. Bella l’idea dell’antipasto, in pieno stile Cerea: viene servito in condivisione, anzi in CondiviDAV: 9 portate in formato sharing (carne, pesce e vegetariano) che se siete in compagnia o a un meeting è d’obbligo. State cercando un aperitivo? E che problema c’è! L’arte dell’aperitivo è una delle caratteristiche del DaV Milano, dove si può degustare finger food e prelibatezze accompagnate da cocktail creati dall’ American Bar affacciato sulla sala principale, che offre un’ampia selezione tra i migliori distillati al mondo e pure una carta di cocktail di qualità. Taaac. E poi va che presentazione.

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E poi oh, visto che anche l’occhio vuole la sua parte e che siamo a Milano, capitale del design, grande attenzione all’arredo. Se siete espertoni, potrete menarvela facendo notare agli altri commensali i complementi d’arredo selezionati da Andrea Maffei Architects di Milano, come le sedie imbottite Foyer di Calligaris, o magari i tavoli Cocktail di Connubia con basi e piani studiati su misura. Inoltre, lo studio di architetti ha progettato e realizzato per il locale una social table ovale da 350 centimetri, realizzata con finiture personalizzate. Beccatevi ‘ste info e fate pure gli sboroni con gli invitati.

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