In questi giorni di festa non mancano di certo le occasioni per svagarsi e cazzeggiare un po' in giro, tra mercatini, piste di pattinaggio e simpatiche attrazioni. Se però vi siete rotti le balle di gelarvi le chiappe al freddo, tocca trovare qualcosa da fare che contempli uno spazio chiuso e riscaldato, possibilmente non affollato di gente con Covid o influenza stagionale. Figa, un bello slalom fino a Capodanno. Bè, la solution c'è: una visitina al museo. Se poi valutiamo solo quelli gratuiti, per la gioia dei nostri portafogli svuotati dal caro prezzi, il cerchio si stringe e la decisione si semplifica. Aiutati da un approfondimento di AD Italia, vogliamo indicarvi 5 musei di Milano sempre gratuiti, perfetti per trascorrere qualche ora al caldo, avvolti da bellezza e cultura.
Casa Museo Boschi Di Stefano
Dove: Via Giorgio Jan 15
Dal 5 febbraio 2003 la Casa Museo è aperta al pubblico: nei locali abitati in vita dai coniugi Antonio Boschi e Marieda Di Stefano si può curiosare tra circa trecento delle oltre duemila opere della loro collezione, donata al Comune di Milano nel 1974. La collection rappresenta una straordinaria testimonianza della storia dell’arte italiana del XX secolo, comprendente pitture, sculture e disegni, dal primo decennio del Novecento alla fine degli anni Sessanta. Qualità.
Pirelli HangarBicocca
Dove: Via Chiese 2
Il luogo non è comodissimo se non abitate o lavorate in zona, però è indubbiamente una delle destination più fighette tra quelle gratuite. La fondazione no profit è nata nel 2004 dalla riconversione di uno stabilimento industriale in un'istituzione dedicata alla produzione e promozione di arte contemporanea. Di ammassamento è impossibile trovarne, perché con i suoi 15mila metri quadrati di superficie il Pirelli è tra i musei a sviluppo orizzontale più grandi d’Europa. Tra le opere permamenti citiamo I Sette Palazzi Celesti (2004-2015) dell’artista tedesco Anselm Kiefer, che occupa parte dello spazio delle navate. Interessante anche Efêmero, dedicato alla Street Art e alle forme d’arte legate al contesto urbano e pubblico. Un girettino ci sta sempre.
MAPP
Dove: Via Ippocrate 45
Spostiamoci al museo d'arte contemporanea situato nell'ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini di Milano, ideato nel 1993 da Teresa Melorio ed Enza Baccei. L'obiettivo - nobilissimo - del progetto era trasformare l'ospedale psichiatrico in un luogo di incontro dove il fare arte fosse un'occasione di scambio di idee e linguaggi tra artisti professionisti e persone con disagio psichico e dove la condivisione di esperienze culturali e artistiche tra i cosiddetti sani e malati contribuisse concretamente alla cura e alla trasformazione di un luogo che è stato per anni l'emblema dell'incomunicabilità. A oggi la collezione proposta dal museo è di livello internazionale e accoglie i lavori di oltre 140 artisti, più murales, installazioni e sculture. Tanta roba.
Palazzo Morando | Costume Moda Immagine
Dove: Via Sant'Andrea 6
Nel 2010 il Palazzo è diventato sede del Museo della Moda e Costume del Comune di Milano. Al primo piano c'è la Pinacoteca: una collezione di dipinti, sculture, stampe che ha avuto origine nel 1934 dall'acquisizione da parte del Comune della collezione di Luigi Beretta e testimonia l'evoluzione urbanistica e sociale di Milano tra la seconda metà del XVII e i primi anni del XIX secolo; negli ambienti vicini sono state sistemate le sale di rappresentanza della casa nobiliare, un percorso wow che documenta il gusto settecentesco per l'arredo domestico, attraverso decorazioni, mobili e oggettistica recentemente ricomposto nella sua fisionomia originaria. Nel gennaio del 2010 ha poi visto la luce il progetto Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, volto a valorizzare, attraverso esposizioni periodiche, lo straordinario patrimonio di costume e moda del Comune di Milano. Eh, ovvio.
Studio Museo Francesco Messina
Dove: Via S. Sisto 4/A
Ok bè, questo lo segnaliamo perché merita. Però a onor del vero lo spazio (ospitato nella ex Chiesa di San Sisto) è chiuso da giugno, causa lavori sulla facciata che promettono di renderlo ancora più fico. Tenetevelo in saccoccia per quando aprirà, perché qui è esposta una significativa selezione di opere di Francesco Messina (1900-1995): una ottantina di sculture per ripercorrere la lunga carriera e la ricerca di Messina, dominata dal riferimento alla tradizione soprattutto classica e rinascimentale, ma sempre aperta alle suggestioni e alle contaminazioni della modernità. Da segnare.
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