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Milano è una città cosmopolita, meta di moltissimi stranieri che vengono qui a fatturare da ogni parte del globo. Del resto, nella City trovano tutto ciò che desiderano: movida, cultura, bellezza, carriere. O forse no? Chiediamo eh, perché pare che la situa sia un cicinin diversa: agli espatriati, Milano, non piace proprio per un cazzo. A dircelo è l’Expat City Ranking 2022, un rapporto sui luoghi migliori e peggiori in cui vivere stilato da InterNations, la community composta da chi ha espatriato in giro per il mondo. La top 50 è indicativa del livello di felicità e infelicità degli extra-giargiana che nell'ultimo anno hanno vissuto e lavorato all’estero. Spoiler: l'Italia è messa davvero male.

Ma cominciamo dalle city migliori. Secondo i non-spagnoli, è Valencia la migliore città al mondo in cui vivere e lavorare. Qui è particolarmente apprezzata la qualità della vita, l'efficenza e la convenienza dei trasporti pubblici, le tante possibilità per lo sport e il tempo libero, e anche la situazione sicurezza. A Valencia pare sia molto easy inserirsi nella comunità, godendo anche di un ottimo posizionamento finanziario (anche perché è terza in classifica come guadagni) e vanta inoltre un costo della vita fattibile e accessibile a tutti. L’unico neo - che non ci sembra affatto trascurabile - sono le prospettive di carriera, per cui si trova all'ultimo posto.

Secondo posto per Dubai, premiata per il facile rapporto con le autorità e il semplice accesso ai servizi governativi anche online. Ottima la qualità della vita e l'accoglienza, ma anche le possibilità di lavoro e gli stipendi. Medaglia di bronzo per Città del Messico, che pare essere top per accoglienza e convenienza, anche se non brilla certo per sicurezza. Funziona benissimo, però, a livello finanziario e nella possibilità di carriera. Chi si trasferisce qui, però, non apprezza particolarmente la qualità della vita, l'attenzione all’ambiente e al clima e la sicurezza. A completare l’elenco delle 10 migliori città del mondo in cui vivere per gli espatriati troviamo Lisbona, Madrid, Bangkok, Basilea, Melbourne, Abu Dhabi e Singapore. E Milano?

Non benissimo. l’Italia, con Milano e Roma, è finita nella top 10 delle peggiori città dove andare a vivere. L’ultima in classifica è Johannesburg, penalizzata dalla pessima qualità della vita, dalla scarsa accessibilità economica, scarsa attenzione ai mezzi pubblici e alla sicurezza, dalla mancanza di prospettive di lavoro o carriera e altrettanto basica attenzione all’ambiente. Johannesburg è preceduta da Francoforte sul Meno, Parigi, Istanbul, Hong Kong e Amburgo. Ecco allora alla position 44 Milano, preceduta da Vancouver, Tokyo e Roma, 41esima. Sia Milano che la Capitale soffrono una complicata burocrazia e l'incomprensibile cultura aziendale. A Roma, poi, pare che la qualità del lavoro sia pessima, che sia difficilissimo ottenere un visto per la residenza, impossibile aprire un conto bancario, ma pure fare carriera e guadagnare bene.

Milano ha una qualità della vita migliore rispetto a Roma, anche se è penalizzata dalla qualità dell’aria e dal trasporto privato. Pare funzioni bene, invece, quello pubblico, classificato tra i migliori 10. Pessima però la burocrazia e addirittura anche il troppo lavoro, che per molti di noi è la norma, ma pure un costo della vita non equiparato agli stipendi (considerati troppo bassi). Gli stranieri approdati a Milano, inoltre, lamentano scarse possibilità di carriera. Foreigners Imbruttiti, confermate?

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