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Raga, ocio: oggi c’è il primo sciopero dei mezzi del 2023!

Ocio che oggi venerdì 13 gennaio, si fermeranno i lavoratori di Movibus e Stie per chiedere un contratto migliore. Ecco orari e modalità.

Pronti? Oggi c’è il primissimo sciopero dei mezzi del 2023. Venerdì 13 gennaio si fermeranno infatti i lavoratori di Movibus e Stie, come annunciato sul portale dedicato agli scioperi del ministero dei Trasporti. Disagi a gogo quindi, visto che la società Stie gestisce le linee urbane di Busto Arsizio, Legnano, Rho, Saronno e Seregno, numerose linee extraurbane (tra cui la 528 e la 542 che passano da Milano) e il servizio aeroportuale Malpensa Bus Express. Non benissimo.

I dipendenti Stie potranno incrociare le braccia per 4 ore, per un’agitazione indetta da Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Faisa Cisal e Ugl Fna, che da tempo chiedono un contratto migliore. Il personale viaggiante si fermerà dalle ore 8:30 alle ore 12:30; il personale viaggiante urbano di Seregno non sarà operativo dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 17. Il personale viaggiante Area Milanese (linee 528 e 542) sarà in pausa dalle ore 8:45 alle 12:45 mentre il personale di terra farà sciopero nelle ultime quattro ore del turno di lavoro, garantendo l’effettuazione del servizio durante le fasce di garanzia.

I dipendenti di Movibus (di San Vittore Olona) minacciano di fermarsi dalle 16 alle 20 per effetto dello sciopero proclamato dalla sigla Usb lavoro privato, ed è in programma anche un presidio davanti la sede dell’azienda a San Vittore Olona. I sindacalisti chiedono “l’indennità di autosnodato, l’abolizione della terza ripresa lavorativa, l’istituzione del nastro lavorativo a 10 ore, il consuntivo della media lavorativa”, come precisato in una nota. “Le nostre rivendicazioni sono legate a una necessità di conciliare in modo corretto il tempo di vita e il tempo di lavoro, evitando riprese che costringano a un tempo di lavoro superiore alle 10 ore giornaliere e che, oltre ad erodere il salario in spostamenti, impediscono la conduzione di una regolare e serena vita personale e al riconoscimento di una indennità salariale corrispondente a una qualifica aggiuntiva come la conduzione del mezzo autosnodato”.

Tutto chiaro?

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