Cocktail bar, bakery, fusion, ristoranti stellati: a Milano non ci facciamo mancare nulla. Ma visto che l'abbondanza rischia di confondere, urge fare un recap dei nuovi locali spuntati nella City da dicembre a oggi. Che sicuro qualche nuovo indirizzo ve lo siete perso, e presa conoscenza potreste sentirvi ispirati per un pranzetto/merenda/ape/cena. Sulla carta sembrano tutti intrigantissimi, quindi scatta tassativo il feedback della community. Fateci sapere! Noi, intanto, andiamo col listone.
Corteccia
Dove: corso Europa 12
Dal 20 gennaio ha aperto in zona San Babila il secondo locale dello chef toscano (e volto tv) Cristiano Tomei, una stella Michelin con Imbuto, a Lucca. Il format è quello di un’osteria contemporanea, con un menù monopolizzato da ingredienti stagionali. Non mancano piatti ispirati alla tradizione milanese, come il Riso alla crosta di parmigiano e brodo di cipolla e zafferano e la Cotoletta di nervetti di vitello, che si affiancano ai classiconi del Tomei, tipo i Pennoni panna e prosciutto e la Crema catalana al parmigiano e cervella. Il locale è tipicamente meneghino, tanto che è ritagliato all’interno di uno spazio polifunzionale, con il coworking di Cofoundry al piano superiore. Pranzetto, smart working e girettino in Duomo. Top.
Un Locale
Dove: Piazza Napoli 30/2
Questo pare non sia solo UN locale, ma pure un palco, una cucina, un rifugio. Un luogo accogliente in cui divertirsi senza formalità, cantare, tifare e fare un po' di simpatico bordello. Sì perché qui si mangia, si beve e si fa serata, grazie a live, dj set, teatro, presentazioni, e alla proiezione degli eventi sportivi più importanti. "C’è sempre qualcosa da UN", si legge sul sito ufficiale. Il place to be per ritrovarsi con gli amici a sbevazzare e guardare una partita, o magari ascoltare buona musica dal vivo. Il menù è super easy ed economico: focacce, taglieri, pane tostato. L'elenco bello lungo è quello delle bevande: dalle birre, infinite, ai cocktail, fino a distillati e vini. Un bel posticino rilassato, top per smollarsi post office.
Horteria
Dove: via della Moscova 24
In una delle vie più fighette e mondane della City è spuntato il progetto di due giovani under 35, Giorgia Codato e Mauro Salerno. Prima a Mirano, poi Milano. Green senza essere vegani o vegetariani, la selezione dei prodotti viene fatta a filiera non corta, cortissima. Il nome stesso del locale, Horteria, è un chiaro richiamo alla genuinità dei prodotti dell’orto di casa. Vi potrebbe piacere se amate un'alimentazione corretta e ragionata, ma allo stesso tempo gourmet: proteine come carne e pesce non mancano, ma il vegetale e la sua trasformazione vengono esaltati al massimo. E visto che anche l'occhio vuole la sua parte, merita anche il design del locale, pulito e ricco di piante come decorazione e come protagoniste in tanti piatti. G&G, green e godi.
Il bar in via mercato
Dove: Via Mercato 28
Il Bar non è un semplice locale, è un concept che nasce per portare il meglio della mixology in due location esclusive: nella Food Hall della Rinascente e adesso anche a Brera. Top per un appuntamento fighetto e se siete cultori delle drink list. Quella del Bar è curata da Oscar Quagliarini, uno dei professionisti più noti della miscelazione in Europa. La cocktail list ha un nome evocativo, Grimorium, che offre un elenco di pozioni magiche tipo Onniscienza, Lacrima di Cielo, Profezia ed Eclissi. Ad accompagnare la carta beverage sono due menù - uno per il pranzo e uno per la cena - con piatti dal sapore internazionale, preparati con ingredienti di altissima qualità. Guai sennò! Attenzione anche al design, ovvio, che qui è minimal e contemporaneo.
Clandestino non esiste
Dove: Via Conte Rosso 18
Il profumo del pane, caldo e avvolgente; l’aroma del caffè, inebriante e delicato. Come avrete capito non parliamo più di un ristorante, ma di una bakery nuova di zecca, nata dai resti di uno storico ferramenta in quel di Labrate. Anzi, definirla bakery è quasi riduttivo considerato il messaggio sociale di cui si fa promotore il locale, che - come si intuisce dal nome - punta a riflettere su diverse tematiche. Si pensa e si mangia. La bakery (artigianale) ogni giorno sforna prodotti preparati grazie alle materie prime che arrivano da fornitori di primissima qualità. C'è di tutto: croissant, tartellette, plumcake, biscotti, ma anche pagnotte, focacce, sandwich. Grande attenzione al caffé, vero oggetto di culto di noi milanesi. L'idea è quella di accendere i riflettori sul mondo del caffè specialty, ancora non molto conosciuto in Italia. Carinissimo il design minimal del locale, arricchito dal murale di Nico189, ispirato al tema della sostenibilità.
Mani in noodles
Dove: Via Aminto Caretto 8
Ed eccoci con un nuovo format dedicato alla pasta asiatica fatta in casa: i noodles. Un design semplice e curato fa da cornice a una cucina che esalta la tradizionale pasta, realizzata rigorosamente e sempre a mano con farina di grano italiano di qualità. Vedere per credere: i noodles, in brodo o saltati in padella, vengono fatti davanti agli occhi dei clienti nella cucina a vista. In carta è possibile trovare 5 varianti di noodles che si differenziano per spessore, dalla pappardella allo spaghetto sottilissimo. Si possono poi gustare nei ramen, realizzati con brodo di verdure o manzo, oppure saltati in padella e conditi con carne, verdure, pesce o in versione pad thai. Ma ci sono pure ravioli, involtini primavera, funghi con wasabi, insalata di Tofu con sedano e tante altre belle cose. E i dolcetti, li vogliamo mettere? Claro: imperdibile il matcha tiramisù rigorosamente fatto in casa. Yummy.
Verso
Dove: Piazza Duomo 21
Torniamo in centro-centro dove a dicembre ha aperto il ristorante dei due fratelli foggiani Mario e Remo Capitaneo. Un ristorantino di livello, fronte Duomo, con una cucina "basata su ingredienti di altissima qualità, lavorati con tecniche di grande interesse, per creare piatti innovativi senza stravolgerne struttura e qualità". Chiaro. Anche qui, vedere per credere. Sì, perché la separazione tra fornelli e sala viene abbattuta, a favore di una convivenza elegante e curiosa. Mentre si mangia, infatti, si possono ammirare tre chef’s table con l'intera brigata al lavoro. Location ottima per organizzare meeting di lavoro o festicciole eleganti: in sala c’è un tavolo che accoglie fino a 10 persone e pure una saletta privata per massimo 8 clienti. Se state già chiamando per prenotare, sappiate che potete decidere tra l'experience al bancone e quella consueta al tavolo.
DaV Milano by Da Vittorio
Dove: Piazza Tre Torri 3
Dal Duomo a CityLife è un attimo. La famiglia Cerea è arrivata a Milano e si è piazzata all’ombra delle Tre Torri con una versione più casual del tre stelle Da Vittorio di Brusaporto, Bergamo. La ricerca della massima qualità della materia è sempre la stessa, così come i dettagli studiatissimi della location. Per quanto riguarda il menù, accanto alle istituzioni come l’elefantino con patate al forno e pomodorini canditi sono stati aggiunti piatti della tradizione e dell’innovazione, oltre a una selezione di pizze, dalla napoletana alla pala romana, fino a quelle con topping gourmet, firmata da Alessio Rovetta. In pieno stile Cerea, l’antipasto è servito in condivisione, anzi in CondiviDAV: 9 portate in formato sharing (carne, pesce e vegetariano) per accontentare tutti i palati al tavolo. Democratico.
Tanishka
Dove: Via Privata Antonio Meucci 43
Chiudiamo il listone con un luogo super armonioso, in cui l'oriente incontra l'occidente e lo trova pure simpatico. Negli spazi di Cargo, da dicembre, è operativo il locale cingalese, adatto tanto alla colazione pre shopping quando alla cena post acquisti. Il nome del ristorante in realtà è un cognome, quello di Milan Tanishka from Sri Lanka, che da nove anni vive e lavora a Milano, collezionando esperienze utili a riempire di skills il cv. "Volevo portare in Italia la cucina asiatica e soprattutto quella del mio paese in maniera diversa, mischiandola con quella italiana e creare qualcosa che fino ad ora a Milano non esisteva", ha spiegato Milan (il destino nel nome, alle volte). Nel menù potete trovare, tra le tante proposte, il Batmule (riso basmati aromatizzato con cannella e cardamomo verde, servito con ossobuco piccante, anacardi al cocco, cipolla di Tropea in agro piccante e papadan), le Bitthara (polpette di pesce impanate con cuore d’uovo) e la Kottu (piadina di grano tenero fatta in casa saltata a straccetti, con brodo piccante di gallina, uovo, porro, carota e cipolla di Tropea). Prezzi onesti!
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