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metromilano

Se pensavate che il massimo dello sbatti l'8 marzo sarebbe stato evitare le mimose, spiace deludervi: per il giorno dedicato alla Festa della donna è previsto uno sciopero generale che, come riportato dal portale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato proclamato a livello nazionale dai sindacati Slai Cobas, Cub e Usb. Ergo: bello sbatti.

Possibile, quindi, un freeze della City. I lavoratori di tutte le categorie pubbliche e private, infatti, potranno aderire allo sciopero e tenere le braccia incrociate 24 ore. Tra questi, ça va sans dire, ci sono anche i dipendenti del trasporto pubblico locale, cosa che potrebbe provocare un bel po' di disagi per chi solitamente si sposta con i mezzi. A rischio, quindi, metropolitane, autobus e tram e i convogli regionali di Trenord, anche se as usual dovrebbero essere garantite le classiche fasce orarie di garanzia. Ma perché uno sciopero, si chiederà qualcuno poco sul pezzo?

La scelta della Festa della donna non è casuale. "Lo sciopero - hanno dichiarato dal sindacato Slai Cobas - servirà per rimarcare il peggioramento della condizione generale di vita delle donne a partire dalla condizione di lavoro nel nostro Paese, che investe tutti gli altri ambiti: sociale, familiare, culturale". Problemi seri e sicuramente sentiti anche dai milanesi (e dalle milanesi, soprattutto). Focus quindi sulla situazione femminile "di lavoro non lavoro, salute e sicurezza, salario non salario, peso del lavoro di cura per la mancanza di servizi pubblici e gratuiti", ma si protesta anche per "i gravi tagli alle risorse per la scuola pubblica, la sanità pubblica". I sindacati puntano anche a una maggiore attenzione sulla "tragica violenza sulle donne" e l'attacco "al diritto di libera scelta della maggioranza delle donne in tema di maternità e di aborto". 

Se vi sentite coinvolti dalla protesta, sappiate che mercoledì 8 marzo sono previsti due cortei: uno degli studenti al mattino, con partenza prevista alle 9.30, e uno delle organizzazioni femministe alle 18.30, ribattezzato sciopero produttivo e riproduttivo, che partirà dalla stazione Centrale. That's it!

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