Il mondo è bello perché è vario, dicevano i nostri nonni. E infatti ciò che rende felice uno, non appaga un altro. Banalità? Certo, ma serve ricordarlo per affrontare la storia di Simone D’Antonio, 35enne romagnolo che ha trovato la sua felicità vivendo senza soldi e senza casa. "What?", direte voi. Dove dorme? Come fa a mangiare? Piano, ora ci arriviamo. Simone from Verucchio, provincia di Rimini, non si è trovato per strada a causa di qualche problema o infelice congiunzione astrale. La sua è proprio una scelta di vita fatta ben sei anni fa, come ha raccontato a Rimini Today.
"Potrei avere anche domani un lavoro, ma non è quello che voglio", ha spiegato Simone, intervistato dal sito. Il 35enne aveva una vita normalissima: per un po' ha gestito un pub, poi ha fatto il rappresentante per un’azienda di San Marino che produce ghiaccio, ha lavorato pure come cameriere e collaboratore in un centro nautico. Aveva una casa. Poi, però, evidentemente si è rotto il cazzo e ha capito che il senso della sua vita era un altro. "Quando ho iniziato questo percorso all’inizio forse sono stato un po’ incosciente, soprattutto per i rischi che corri se non hai esperienza. Poi ho trovato un mio equilibrio e ora non voglio tornare indietro". Oh, non è che sta in panciolle all day long eh. Fa qualche lavoretto in giro, taglia l'erba, aiuta un bimbo disabile, fa fare ginnastica, ma guai a dargli dei soldi. Piuttosto, meglio qualcosa da mangiare o un posto in cui dormire. Insomma, al cash Simone preferisce il baratto. Sì perché Simone ha fatto studi in pedagogia e spesso lavora come educatore in varie cooperative. Non troppo eh, giusto quei 3-4 mesi l’anno che gli servono per pagare il cibo e le ricarice del cellulare". Uno smartphone vecchissimo, ma utile per le robe basic.
Una libertà, questa, che gli consente di avere tantissimo tempo libero, che Simone sfrutta per partecipare a eventi culturali e - ad esempio - imparare a suonare la chitarra. Le giornate non sono mai uguali l'una all'altra: passeggia, va a visitare i nipotini o sua mamma. Una mamma "che all’inizio non capiva, ma negli ultimi due anni abbiamo ricucito un ottimo legame". Eh, ci sta. Anche perché la mamma si domanda dove dorma il figlio ogni notte. Ma Simone lo decide di giorno in giorno, senza sbatti. "A volte trovo un divano da amici e conoscenti, ma spesso sono fuori". In mezzo alla strada, col sacco a pelo.
Simone ha tutto ciò di cui sente di aver bisogno, e se vuole andare in vacanza lo fa. Basta organizzarsi. Tipo, a febbraio è partito in bici, ovviamente senza un euro. "Avevo sentito parlare del Carnevale Europeo delle Maschere Zoomorfe e ci volevo andare, così ho preso la bicicletta e sono andato fino a Isernia". A Isernia ha piazzato una tenda e si è fatto subito notare. "Mi hanno subito adottato ed è stata una bellissima esperienza". E proprio a IsNews ha rivelato: "Non sono un hippie, ma l’ultimo dei francescani". Al sito di Isernia ha confidato: "Sono più le volte che dormo fuori in tenda rispetto a quando riesco a stare su un divano da amici, ma così sento di non essere ricattabile in alcun modo, capisci? Sono libero, per davvero. Ho scelto di lasciarmi alle spalle tante cose, ma ho trovato un altro tipo di ricchezza: quando un vecchietto dai capelli bianchi mi racconta una storia, o quando incontro delle persone con cui riscoprire il valore dell’umanità, dell’ospitalità, della condivisione".
Insomma raga, una scelta estrema ma... alla fine conta solo l'happiness.
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