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Raga, è ufficiale. Esiste una nuova categoria di lavoratori che ha aggiornato la definizione di precariato: sono i cliccatori, gente che viene chiamata da un'azienda per pochissimo tempo (anche 20 minuti) con l'obiettivo di partecipare ai click day dell'INAIL, procedure online usate dalle imprese per ottenere fondi e bonus. Della serie, si cerca il dito più veloce del West: l'unica skill richiesta, infatti, è la velocità. Oltre, chiaramente, ad un'ottima connessione. Chi riesce a soddisfare la richiesta dell'azienda, ottiene il compenso. Tutti gli altri che hanno provato a cliccare, ma senza successo... nisba. Essendo un lavoro super easy, veloce e brevissimo, l'offerta inizia ad essere tanta. Anche perché si può candidare chiunque: dagli studenti ai disoccupati, ma anche gente che lavora già per conto proprio, ma passando tante ore davanti al pc prova ad arrotondare senza troppo sbatti.

Nonostante i cliccatori esistano - in realtà - da diversi anni, recentemente le domande di lavoro per questa figura professionale sono aumentate un botto. Sono particolarmente ricercati da piccole aziende poco digitali che necessitano di bonus e fondi ma magari non hanno, tra i dipendenti, cliccatori davvero in gamba. Fa strano scriverlo, ma tant'è. L'occasione, per tutte le aziende, è il clickday dell'INAIL, giorno in cui l'Istituto mette a disposizione delle imprese milioni di euro di incentivi a fondo perduto per realizzare progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ma pure per incentivare le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola.

Esistono vere e proprie aziende che si occupano di reclutare cliccatori per conto di altre aziende, intenzionate a partecipare al clickday dell'INAIL. Per proporsi come cliccatori, però, spesso tocca passare un test: molte agenzie che ricercano queste figure mettono a disposizione una piattaforma di simulazione per testare la velocità di reazione dell'aspirante cliccatore. Se si passa il test, il candidato riceverà un contratto di collaborazione a prestazione occasionale di durata breve, brevissima. Anzi, lampo. Il lavoro del cliccatore ha una durata massima di mezzoretta e si svolgerà - come detto - nel clickday dell’INAIL. Il fatidico giorno il cliccatore si piazzerà davanti al pc o al Mac e ci darà dentro con i muscoletti delle dita, manco fosse un karateka. Ma quanto si guadagna? Eh, non poco. Tipo, il primo cliccatore vittorioso può portarsi a casa anche 4.500 euro lordi, il secondo 2.500 euro. 1.500 euro lordi spettano al terzo click vincente fra quelli del team, mentre al quarto solo 750. Decisamente: minima spesa, massima resa. 

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