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“Vivo in 9 metri quadrati per 650 euro al mese”, lo sfogo di uno studente del Politecnico

Alessandro Cerioni ha raccontato la sua vita in 9 metri quadrati al Corriere. "Il letto è così vicino al soffitto che sbatto la testa a ogni risveglio. Poi non ho la lavatrice e la lavastoviglie. Ero stanco, per questo ho deciso di cambiare appena ho potuto".

Torniamo su un argomento caldissimo, e molto dibattuto. Il caro affitti. Tra chi protesta (vi ricordate la studentessa in tenda, no?) e chi invece delle proteste non ne può più, si scovano tante storie interessanti. Tipo quella raccontata dal Corriere della sera e dedicata a Alessandro Cerioni, dottorando in fisica al Politecnico di Milano, 24 anni. Il ragazzo vive in 9 metri quadrati a Porta Venezia e paga 650 euro al mese, spese condominiali e utenze escluse. Figa, il Ragazzo di campagna, praticamente. Una volta la situa non era così. “In 6 anni è cambiato radicalmente tutto – ha raccontato Alessandro al Corriere – Prima, per 55 metri quadrati pagavo 350 euro. Ora per un sesto dello spazio, circa il doppio. E poi trovavi in poco tempo”.

Adesso però non ce la fa più e presto cambierà casa. “Ne ho trovata un’altra a 630 e sono felicissimo. Andrò in piazzale Gorini. Avrò una singola in una casa condivisa”. Del resto vivere in 9 metri quadrati non è semplicissimo. “Il letto è così vicino al soffitto tanto da sbattere la testa a ogni risveglio. Poi non ho la lavatrice e la lavastoviglie. Ero stanco, per questo ho deciso di cambiare appena ho potuto. Mi sentivo schiacciato”. Per non parlare del micro bagno. “Molto piccolo. Approfitto dell’allenamento in palestra per farmi la doccia lì. Almeno sono più largo”. Alessandro in passato ha fatto l’Erasmus in Svezia, dove le università avevano più posti negli studentati. “I costi non cambiano molto, ma gli stipendi sono più alti. Almeno 500 euro di differenza”. Che non è proprio pochissimo eh.

C’è di buono che il ragazzo ha la borsa di studio del dottorato, che sicuramente aiuta. A fine mese, a detta sua, arriva in pareggio. “E la mia, di 1.400 euro, è la più alta tra quelle elargite. Non puoi concederti molte uscite”. I suoi lo aiutano, ma “quello che mi passano lo metto da parte”. Alessandro è quindi super favorevole alle proteste dei ragazzi in tenda davanti al Politecnico, e alla ricerca di una soluzione contro il caro affitti. “Il canone concordato mi trova d’accordo. Credo che i proprietari mettano un po’ il prezzo che vogliono”. Il suo, per esempio. “Voleva affittarmi il monolocale a 700 euro”. Figa, esoso.

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